Morti sull'Antelao. Addio ragazzi, i funerali di Enrico ed Alessandro

OMEGGE - Sono iniziati alle 15 i funerali di Enrico Frescura e Alessandro Marengon. I feretri dei due giovani volontari del Soccorso Alpino, morti il primo maggio nel canalone...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
OMEGGE - Sono iniziati alle 15 i funerali di Enrico Frescura e Alessandro Marengon. I feretri dei due giovani volontari del Soccorso Alpino, morti il primo maggio nel canalone Oppel, sopra l'Antelao, sono stati accompagnati sulla piazza di Domegge. Sotto la pioggia battente che sta scendendo in questi minuti, li hanno attesi i familiari, gli amici più cari, ma anche il prefetto Francesco Esposito, i sindaci di Domegge, Lino Paolo Fedon, e quello di Farra di Alpago, Floriano De Pra, entrambi in fascia tricolore. Poi ci sono i compagni di avventure, di scalate, di interventi per salvare la vita agli altri, ci sono i ragazzi e gli uomini come loro, quelli del Soccorso Alpino, con il delegato Alex Barattin e il presidente regionale Rodolfo Selenati, il comandante provinciale dei Carabinieri.

 

«AIUTAMI AMORE MIO»
Neanche 30 anni, Alessandro si era trasferito a Farra d'Alpago da otto mesi, con la fidanzata Nicole. Progettavano un futuro insieme, avevano sogni e desideri da realizzare. Ma ogni cosa si è infranta. E Nicole, oggi, durante l'ultimo saluto al suo compagno, ha toccato il cuore di tutti i presenti con una frase semplice, spontanea, quanto spiazzante: «Aiutami amore mio... non ce la faccio senza di te...».



IERI LA CAMERA ARDENTE
Un afflusso interminabile amici, conoscenti, volontari del soccorso alpino, è continuato senza sosta, ieri, all'obitorio di Pieve di Cadore. Un tragico destino ha trascinato insieme nella morte Enrico Frescura, 31enne nato a Pieve di Cadore e residente a Domegge, e Alessandro Marengon, 28enne anche lui nato a Pieve e residente a Farra d'Alpago. Entrambi volontari del soccorso alpino erano esperti conoscitori delle montagne: martedì mattina hanno trovato la morte in quel maledetto canale.
 

LEGGI ANCHE Tragedia sull'Antelao. «Su quella pendenza anche un sasso può ucciderti»

Ieri mattina è stata chiusa la bara di Enrico. Sulla sua epigrafe la montagna e la neve che tanto amava e una sola frase: «Semplicemente inseguendo un sogno». Quella di Alessandro invece sarà chiusa stamani. I ragazzi sono uno vicino all'altro nella morte, come in quegli ultimi istanti della loro breve vita. Fin da mercoledì sera e per tutta la giornata di ieri, i volontari del soccorso alpino hanno effettuato un picchetto d'onore, schierati in divisa in formazione aperta vicino alle bare degli amici.

ADDIO ENRICO «Voglio ricordati così, su quella cima che ti ha portato via»

ADDIO ALESSANDRO «Era la sua prima volta su quel canale maledetto» Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino