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ROVIGO - Una storia che, purtroppo, si ripete ogni anno. E che, fortunatamente, ogni anno vede la polizia provinciale mettere nel carniere i cacciatori che ricorrono a strumenti vietati, come i richiami elettroacustici. Questa volta ad essere beccati in flagrante sono stati in quattro, due polesani e due, invece, vicentini. Come vicentini, per l’appunto, erano i due cacciatori sorpresi e denunciati esattamente un anno fa, il 28 ottobre, a Ca’ Moro di Fratta Polesine, per lo stesso identico motivo. Anche in questo caso l’attività di controllo ha interessato l’ambito territoriale di caccia RO2 – Medio Polesine.
AUTO CIVETTA
E, per non dare nell’occhio, gli uomini del Reparto operativo di Rovigo si sono mossi utilizzando auto civetta, “in borghese”, ovvero non quelle d’ordinanza, con i riconoscibili segni identificativi, muovendosi nel territorio interessato dalla caccia alla piccola selvaggina migratoria. Una doppia battuta, nelle giornate di mercoledì 20 e giovedì 21 che ha avuto esito fruttuoso, portando a sorprendere in due distinti appostamenti, le due coppie di cacciatori intenti ad utilizzare i richiami acustici a funzionamento elettromagnetico.
Strumenti in grado di attirare innaturalmente gli uccelli, dei quali la legge vieta sia l’uso che la detenzione perché tendono a far concentrare, in maniera del tutto innaturale, un numero enorme di esemplari della specie della quale viene riprodotto il canto, così da dar vita a vere e proprie “mattanze” di uccellini. Uditi i suoni vietati e localizzati i cacciatori con i binocoli, è poi scattato il doppio blitz. Gli occupanti degli appostamenti, sorpresi dall’arrivo della polizia provinciale, dopo aver frettolosamente spento i richiami, hanno tentato goffamente di nasconderli. Ma gli agenti sono riusciti a stanare e sequestrare tutti i dispositivi illegali. Identificati i quattro cacciatori, gli uomini della polizia provinciale hanno proceduto a redigere i relativi verbali ed a sequestrare gli apparati vietati, inclusi gli amplificatori, nonché i rispettivi fucili.
LE DENUNCE
I quattro sono stati denunciati per attività di caccia con mezzi vietati e segnalati per la revoca delle licenze di caccia.
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Il Gazzettino