Rotta balcanica. Salvini: «Ora sigilliamo le frontiere a Est»

Rotta balcanica. Salvini: «Ora sigilliamo le frontiere a Est»
Matteo Salvini torna sull'argomento frontiere a Nordest, in particolare su quella barriera ipotizzata tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia: «Dopo aver chiuso i porti,...

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Matteo Salvini torna sull'argomento frontiere a Nordest, in particolare su quella barriera ipotizzata tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia: «Dopo aver chiuso i porti, riducendo gli sbarchi dell'85% rispetto a un anno fa, ora sigilliamo le frontiere a Est. Dimostra la serietà delle nostre intenzioni: collaborare con altri Paesi europei per fermare l'immigrazione clandestina è possibile. Presto incontrerò Massimiliano Fedriga per studiare ulteriori soluzioni». Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, a proposito dell'avvio da lunedì primo luglio dei servizi di pattugliamento misto tra la Polizia di frontiera italiana e quella slovena, lungo la fascia al confine con la Slovenia. 


Partirà infatti da lunedì prossimo il servizio di pattugliamento misto per il controllo del territorio al confine tra Italia e Slovenia per arginare il flusso di arrivi illegali in Friuli Venezia Giulia dal confine orientale. I servizi di pattugliamento misto saranno tra la Polizia di frontiera italiana e quella slovena, lungo la comune fascia confinaria delle provincie di Trieste e Gorizia, sul versante italiano, e di Koper e Nova Gorica, su quello sloveno. Il personale della Polizia di Frontiera dei due Paesi che verrà impiegato nei servizi ha già effettuato un training operativo nel corso del quale sono state condivise, alla luce delle rispettive legislazioni, le modalità tecnico operative da adottare. Il protocollo sottoscritto nei giorni scorsi tra i direttori dell'Immigrazione e delle Frontiere dei due Paesi - si apprende al ministero dell'Interno -, «si fonda sulle positive esperienze di analoghe forme di cooperazione transfrontaliere già avviate dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, con le Autorità di Polizia di altri Paesi confinari quali l'Austria, la Svizzera e la Francia. L'accordo - prosegue il Viminale - consentirà di rafforzare attività di contrasto all'immigrazione irregolare lungo la cosiddetta 'rotta balcanicà che, da qualche tempo, è interessata da una ripresa dei flussi migratori che, attraverso la Bosnia Herzegovina, la Croazia e la Slovenia, giungono in Friuli Venezia Giulia».
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Il Gazzettino