PADOVA - Da stamani, 8 luglio, oltre 100 militari della Guardia di Finanza, su disposizione della Procura di Padova, è scattato un blitz: stanno dando esecuzione a...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nel mirino delle Fiamme Gialle sono finiti due imprenditori padovani operanti nel veronese e due soggetti attivi nell’hinterland di Napoli, nonché altri 12 soggetti a vario titolo coinvolti nella frode. Attraverso la gestione di 13 imprese “filtro” e “cartiere” sparse in vari stati dell’Unione Europea e in Italia, formalmente intestate a “prestanome”, l’organizzazione in tre anni ha complessivamente venduto, a circa un centinaio di clienti nazionali (tra depositi commerciali e impianti stradali di distribuzione carburanti), 410 milioni di litri di carburante in frode all’IVA; frode per la quale il G.I.P. ha emesso anche un provvedimento di sequestro di beni mobili e immobili fino a concorrenza 95.448.973,96 euro.
Infatti, sfruttando il determinante apporto dei due soggetti padovani titolari di un deposito a Cologna Veneta, il carburante proveniente dalla Slovenia veniva poi venduto, tramite numerosi passaggi cartolari di fatture soggettivamente inesistenti, a centinaia di clienti (depositi commerciali e pompe di benzina) ubicati principalmente in Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo e Campania.
Sequestrate decine di autobotti cariche di carburante. I dettagli dell’operazione saranno resi noti in data odierna, nel corso di una conferenza stampa, presso la sede del Comando Provinciale di Padova, sita in via San Francesco n. 117, alle ore 12.15. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino