Padova. Etichette false, sequestrati 200 mila orologi e articoli di bigiotteria. Imprenditori denunciati

PADOVA - Oltre 200 mila tra orologi e articoli di bigiotteria sono stati sequestrati dalla Finanza: avevano un'etichetta con scritto "nichel free" ma i test non...

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PADOVA - Oltre 200 mila tra orologi e articoli di bigiotteria sono stati sequestrati dalla Finanza: avevano un'etichetta con scritto "nichel free" ma i test non erano stati eseguiti.

Le fiamme gialle hanno individuato un'azienda che opera nella zona industriale di Padova. I prodotti avevano un'etichetta messa in modo arbitrario dal rivenditore che non aveva effettuato i test previsti dalla legge, in violazione del Regolamento Reach (registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche). In magazzino i finanzieri hanno trovato e sequestrato 95 mila prodotti. Ma non è finita. I militari della guardia di finanza hanno ricostruito la filiera commerciale risalendo all'importatore, operante in provincia di Milano. E lì hanno sequestrato altri 105 mila articoli. I due imprenditori sono stati denunciati per frode in commercio.

«Purtroppo siamo alle solite - commenta il presidente di Confcommercio Ascom Padova, Patrizio Bertin - e purtroppo devo registrare come il lodevole impegno della Guardia di finanza, che non smette di perseguire chi, scientemente, attenta alla salute delle persone, non sia sostenuto da una legislazione in grado di sanzionare in maniera adeguata chi ritiene che il commercio non debba conoscere regole». Nota la posizione di Bertin che, a più riprese, ha chiesto per quello che definisce “l’hub della contraffazione” di corso Stati Uniti, la chiusura. «Alle Fiamme gialle di Padova, al suo comandante Esposito e al maggiore Garzilli che ha condotto l’operazione - prosegue - rinnovo il ringraziamento che è mio personale ma è soprattutto il ringraziamento di un intero comparto che non intende confondersi, soprattutto quando si tratta di salute, con pratiche commerciali che nulla hanno a che vedere con l’etica professionale. Ai consumatori - conclude Bertin - l’invito a non sottovalutare i rischi che derivano da un incauto acquisto, magari sollecitato da un prezzo basso».

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Il Gazzettino