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Si nasce sempre troppo poco in Friuli Venezia Giulia: una media di 1,26 figli per donna. E i cittadini residenti sono di poco al di sotto di 1,2 milioni: precisamente 1.197.295, con un’età media di 48,1 anni. I lieti eventi risultano in un anno 7.353, ben lontani da quell’obiettivo da tempo auspicato di 10mila nascite. E se il numero degli ultracentenari è pari a 612, la classe anagrafica più numerosa in Fvg è quella del 1964 con ben 20.733 “effettivi”.
STRANIERI
Quanto alla popolazione straniera regolare, si tratta di 116.624 persone (ossia il 9,7% della popolazione generale), concentrate soprattutto nell’area pordenonese e in altri grandi centri urbani. La percentuale di stranieri varia dal trascurabile 0,8% della popolazione nel comune di Resia fino al massimo del vistoso 30,1% di Monfalcone, dove sono i cantieri navali a determinare la differenza. Sono soltanto alcuni delle centinaia di spunti emersi dal nuovo rapporto statistico “Regione in cifre” predisposto dal Servizio programmazione e statistica della Direzione generale regionale, appena pubblicato con riferimento alla condizione “fotografata” al 31 dicembre scorso. Una situazione che per diversi aspetti riflette l’emergenza pandemica e per altri conferma tendenze già da tempo manifestate.
NOZZE E CULLE
Tornando alle nascite, il rapporto evidenzia che le mamme hanno un’età media al momento del parto di 32,1 anni e i padri di 35,5.
QUANTO SI VIVE
Sul fronte della speranza di vita l’effetto della pandemia da Covid appare significativo: sotto gli 80 anni per gli uomini (precisamente 79,6) e 84,8 per le donne. La Regione annota: “Il numero medio di anni che vive un bambino nato nel 2021 in Fvg risulta ancora in calo rispetto per effetto dell’aumentato rischio di mortalità nelle età più anziane”. Fra le buone notizie, campeggia il miglioramento di alcuni stili di vita: il rapporto chiarisce la diminuzione del consumo di alcolici fuori pasto (dal 44,7% al 40,9%), ma anche la minore quota di persone in condizioni di sovrappeso oppure obesità (dal 46,8% al 45,7%). Ma aumenta il popolo dei fumatori, passati dal 14,7% al 17,6% della popolazione generale, riconducendo la situazione ai livelli pre-pandemia.
VIOLENZE
Un altro indicatore importante riguarda la violenza sulle donne e lo stalking: aumentano le chiamate al numero di pubblica utilità 1522 per chiedere aiuto. In un anno le chiamate complessive sono risultate 347 rispetto alle 339 dell’annata precedente. Si trattava in 173 casi di donne che avevano subito violenza, spesso fisica. Infine un indicatore sul benessere economico delle famiglie: in 72,1 casi su 100 si riteneva di poter disporre di risorse economiche “almeno adeguate”. Non solo: il 10% delle famiglie considerava di aver migliorato la propria situazione nel giro dell’ultimo anno, mentre il 59,3% la considerava invariata.
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Il Gazzettino