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RIVIGNANO TEOR - Maschere di ogni tipo, musiche e balli fino all'alba, con tanti carri funebri e bare e infine il rito dell'incendio del campanile e del cielo, un'antica magia che si rinnova di anno in anno: è la millenaria Fiera dei Santi,la festa dei morti, il modo con il quale a Rivignano Teor, piccolo paese del Friuli tra il fiume Tagliamento e Palmanova, ricordano le anime dei defunti. Una celebrazione che gli organizzatori contrassegnano come «la più antica festa dei morti in Europa» e che resta ancorata alle tradizioni «rifuggendo da Halloween» per recuperare la cultura friulana. Comune piccolo ma affollatissimo e di richiamo, visto che alla festa quest' anno hanno partecipato decine di migliaia di persone che sono giunte a Rivignano ieri sera e hanno festeggiato per tutta la notte fino all'alba.
Non solo feretri, ovviamente, ma anche tanti stand e luci e fumogeni, oltre a un interminabile serpentone di persone che si è snodato lungo il corso per tutta la notte, una folla inconsueta per il paesino. «Il successo di questa iniziativa - commenta il sindaco di Rivignano Teor, Nario Anzil - ci rende orgogliosi: rappresenta non solo una buona occasione di divertimento ma anche un grande volano per lo sviluppo economico».
La festa di Rivignano proseguirà fino a mercoledì 2 novembre, giornata della commemorazione dei defunti che sarà articolata durante il giorno nel tradizionale grande mercato e la sera nel Festival mondiale della canzone funebre.
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