ALTA PADOVANA - L'orco capace di violentare due fratellini per cinque lunghi anni è stato condannato a dodici anni di carcere. In rito abbreviato il Gup, ieri nel...
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I FATTI Le violenze sessuali sui due fratellini, lui di 11 anni e lei di sette anni, erano iniziate nell'estate 2007 per proseguire fino al luglio del 2012. Un inferno lungo cinque anni, dove i piccoli sono stati le vittime sacrificali di un orco pedofilo. Il cugino, ora di 38 anni, ha abusato dei due bambini quando faceva loro da baby sitter. I genitori, entrambi lavoratori, spesso gli affidavano i figli sicuri del loro parente. Il giovane in diverse occasioni ha prima toccato i due fratelli e poi li ha baciati. Ma la sua perversione era degenerata a dismisura. Quel ha avuto rapporti sessuali completi con i due bambini. E tutto sempre tra le mura domestiche, nelle camerette dei due piccoli approfittando dell'assenza, anche per molte ore, di mamma e papà convinti che i loro figli fossero al sicuro. I due fratelli, oggi lui di 22 anni e lei di 18 anni, da quei drammatici avvenimenti non si sono mai del tutto ripresi.
LE INDAGINI La violenza sessuale sui due bambini è durata fino al luglio del 2012, cinque lunghissimi anni. Ma poi qualcosa è cambiato. Il ragazzino, quando ormai aveva sedici anni, ha iniziato a lanciare dei segnali ai genitori. Mamma e papà si sono accorti di alcuni comportamenti anomali da parte dei due fratelli e hanno iniziato a fare loro una serie di domande. I due all'inizio non hanno aperto bocca, ma poi hanno raccontato delle atrocità subite dal cugino. Ai genitori è crollato il mondo addosso. Sotto choc si sono recati in una stazione dei carabinieri in Piemonte (dove risiedono) e hanno presentato denuncia contro il cugino. Ma le indagini sono poi passate nelle mani della polizia di Padova, con la sezione che opera in Procura. Gli inquirenti nella casa del 38enne hanno trovato e sequestrato da un computer migliaia di foto pedopornografiche e uno scambio di messaggi tra lui e un minorenne inglese. L'orco avrebbe avuto attenzioni anche nei confronti dei suoi nipoti, ma non sono state raccolte prove sufficienti per incriminarlo.
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Il Gazzettino