Prima le frane, ora le valanghe: viabilità in tilt nel Bellunese

Prima le frane, ora le valanghe: viabilità in tilt nel Bellunese
SELVA DI CADORE/AGORDINO - Frane e ora le valanghe, dopo il maltempo non c'è pace per le strade agordine. Ieri un'altra giornata di passione per le chiusure dei...

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SELVA DI CADORE/AGORDINO - Frane e ora le valanghe, dopo il maltempo non c'è pace per le strade agordine. Ieri un'altra giornata di passione per le chiusure dei passi Pordoi, Valparola e Giau (poi riaperto in serata) e il Fedaia, ricoperto da una valanga staccatasi dal versante trentino che ha invaso la strada statale 641. Ma il simbolo di questo disastro è la strada della Val Fiorentina, che ad agosto era diventata segno della rinascita post-Vaia, quando venne riaperta, ma ora è anche il simbolo di un territorio ferito irrimediabilmente. «Quello che non è successo in trent'anni di vita sta accadendo tutto insieme nel corso degli ultimi mesi», dice Silvia Cestaro, sindaco di Selva di Cadore. È amareggiata di fronte all'ennesima problematica della strada della Val Fiorentina: dopo la  recente frana che ha indotto i tecnici alla creazione di un bypass, in questi giorni si sono aperti due ulteriori fronti. E la riapertura slitta ancora. La data prevista ora è quella del 7 dicembre. 

IL PROBLEMA«Proprio in questi ultimissimi giorni - spiega il primo cittadino - sono state registrate altre due frane: una di poco conto e un'altra, invece, ben più consistente, collocata a sinistra, salendo da Caprile, dopo la seconda galleria. Una realtà a cui dovremo quindi far fronte così come il primo grosso dissesto individuato nelle settimane scorse». È del 7 novembre, infatti, l'ordinanza di Veneto Strade di interdizione della viabilità lungo la Sp 20. Secondo una stima dei tecnici la prima massa instabile su cui intervenire è di circa 700 metri cubi mentre la seconda è ancora da quantificare. La terza, invece, appare fortunatamente di poco conto. «Alla luce di tutto ciò - prosegue - la bretella preventivata appare un tocca sana. Proprio venerdì si è proceduto con la sua asfaltatura. Serviranno però ancora dei giorni per il completamento di quest'opera che, salendo da Caprile, avrà inizio prima del ponte per sbucare poi successivamente». Un'opera, questa, pensata per evitare che la strada resti chiusa per il secondo anno consecutivo durante la stagione invernale, colpendo negativamente il settore turistico. La provinciale, dopo Vaia, è rimasta interdetta per nove mesi. Chiusa da ottobre 2018 ad agosto 2019 per risolvere le mille problematiche portate dall'uragano-alluvione dello scorso autunno. «Pare che in quest'ultimo periodo - commenta il sindaco Cestaro - stia succedendo tutto ciò che non è accaduto nei precedenti trent'anni di vita della via di comunicazione. Con ogni probabilità l'irruenza di acqua e vento hanno smosso di tutto, rendendo oggi la Sp 20 molto fragile». 

LE PROSPETTIVELa strada della Val Fiorentina, che collega Alleghe con Selva di Cadore, riaprirà quindi sabato 7 dicembre, giusto in tempo per accogliere i turisti appassionati di sci e di piste che con Sant'Ambrogio danno inizio alla propria stagione sportiva. «Non possiamo permetterci di far perdere alla valle un secondo inverno - sottolinea Cestaro - Tant'è che gli uomini di Veneto strade e dei Servizi forestali stanno facendo di tutto per accorciare i tempi il più possibile. E di ciò li ringrazio». La via alternativa - più lunga - resta quella per Colle Santa Lucia.
Raffaella Gabrieli Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino