BELLUNO - «È come se fosse deceduto con la toga addosso». Con la morte dell’avvocato Gianfranco Tandura, per tutti Franco, l’avvocatura perde un...
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IL LAVORO
Gianfranco Tandura, assieme all’avvocato Matteo Fiori, fondò il primo studio associato di avvocati nato in provincia e l’unico esistente tutt’oggi. Nel 2010 perse l’amico di sempre, Matteo Fiori. Lui continuò fino all’ultimo a lavorare: tra i processi più recenti, oltre alla vittoria incassata per il collega Sperandio, anche quella ottenuta nel presunto traffico di rifiuti al Maserot. Nella storia poi la sua battaglia per la parti civili nel processo per il Vajont, caso di cui era profondo conoscitore. E i più importanti casi di cronaca degli ultimi decenni: l’omicidio Faoro o il caso Gobber. In passato aveva ricoperto anche la carica di consigliere comunale a Feltre.
IL RICORDO
L’Ordine degli avvocati, di cui Tandura fu presidente tra 2008 e 2009 si sta muovendo per organizzare una commemorazione in Tribunale. «Per noi è una grande perdita - afferma il presidente, avvocato Erminio Mazzucco - aveva una rara capacità di cogliere l’essenza del diritto». «È un pezzo di storia dell’avvocatura bellunese - afferma l’avvocato Luciano Perco - ha partecipato a processi importanti, ma sempre stato in prima fila nella battaglia per la difesa dei diritti dei cittadini e in valori in cui ha sempre creduto, come i valori costituzionali. Tutta la sua storia è permeata dal forte attaccamento alla professione forense, ma anche un costante impegno civile nella società». «Per me era come un fratello maggiore», dice l’avvocato Luciano Licini. Proprio con il padre avvocato Paolo Licini, il giovane Franco Tandura lavorò per 20 anni. «Se ne è andato un grande Maestro - afferma l’avvocato Roberta Resenterra che fece la pratica nello studio Tandura, lavorando fianco a fianco a Franco -. Il suo principale insegnamento è stato di cercare non di fare l’avvocato bensì di essere un avvocato, secondo la definizione del grande giurista Piero Calamandrei, a lui tanto caro». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino