CORTINA - «Non ci fu alcuna violazione di legge della commissione: la procedura fu legittima, non ci furono reati». Lo ha riconosciuto ieri il Tribunale collegiale con...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ma ieri la sentenza ha riconosciuto che l'amministrazione agì bene. I sospetti e le segnalazioni si scatenarono perché nell'estate 2012 Vesentini arriva a Cortina e dopo un breve contratto col Consorzio cessato a metà settembre 2012 a dicembre diventa addetto stampa del Comune. Come? Dopo un concorso cucito appositamente per lui, secondo quanto sostenuto dall'accusa in aula con il pm Katjuscia D'Orlando. Emerge infatti che quel bando ebbe vita travagliata: venne ritirato e poco dopo ripubblicato. Per l'accusa il motivo di quel ritiro era il fatto che il candidato designato in realtà non aveva sottoscritto la domanda: un errore che ne avrebbe determinato l'esclusione. Quando il bando viene ripubblicato dai 40 partecipanti si scende a 20: 7 vengono ammessi, ma solo 4 si presentano all'orale. In aula tra le armi sfoderate dall'accusa anche uno scambio di mail e messaggi tra Vesentini e il sindaco, prima e dopo il bando. E poi la segnalazione: quel bando andava pubblicato anche sul sito dell'Ordine dei giornalisti. «Non è un obbligo previsto dalla legge - hanno detto ieri i giudici - sono scelte discrezionali e la procedura è stata legittima». Infine anche l'accusa di truffa che era rivolta al Vesentini è caduta: il giornalista era in Municipio dal 21 dicembre e ha firmato il contratto solo a fine dicembre. Non ci fu certo ingiusto vantaggio da parte dell'addetto che ha lavorato mettendosi subito a disposizione anche oltre i dovuto. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino