Francesca Michielin, non solo musica: il libro e la sua capacità di coltivare le passioni

Francesca Michielin. La cantante vicentina in libreria con il romanzo Il cuore è un organo: «Orgogliosa di vivere più passioni». ...

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Francesca Michielin. La cantante vicentina in libreria con il romanzo Il cuore è un organo: «Orgogliosa di vivere più passioni».


L'INTERVISTA
Non è semplice e forse non sarebbe nemmeno giusto impegnarsi nell'esercizio di cercare un solo aggettivo capace di definire Francesca Michielin tanto la sua personalità e il suo percorso di vita sono articolati e in divenire. Dal 2011, anno della vittoria a X Factor, ha intrapreso un cammino all'insegna della sperimentazione in mezzo anche una laurea in canto jazz al conservatorio Steffani di Castelfranco Veneto che l'ha portata non solo a crescere sotto l'aspetto più squisitamente musicale, anche attraverso collaborazioni con artisti come Fedez ed Emma, ma anche ad avvicinarsi ad altre forme di comunicazione. Il debutto alla direzione d'orchestra all'ultimo Festival di Sanremo, l'impegno per l'ambiente con Effetto Terra, programma domenicale che conduce su Sky Nature, così come il podcast Maschiacci fanno da corona all'esordio come scrittrice: è da pochi giorni in libreria il suo primo romanzo Il cuore è un organo (ed. Mondadori) in cui si parla di musica ma soprattutto di molto altro. Come se il fare cose diverse maturasse sotto la spinta di un'urgenza. «Secondo me è un fatto di istinto, di natura - dice Francesca-. Quando si scrive si è portati a trasmettere la propria visione della vita, così come nel fare musica ci sono due strade: o seguire la tendenza o dare voce alle proprie convinzioni. Tutto comunque avviene in maniera molto naturale».


Lo stesso discorso sembra valere per la sua scrittura. Molto spontanea senza che, a sentire lei, sia strutturata su letture rigorose: «Alle medie scrivevo bene, tanto che il mio professore di lettere diceva ai miei compagni imparate dalla Michielin; però in realtà non leggevo molto- racconta-. La narrativa non è esattamente il mio genere; di contro amo tantissimo la saggistica perché analizza cose su più piani, da quello scientifico a quello filologico tanto che se potessi scriverei tutto il giorno tesi universitarie. Se c'è un autore che mi ha influenzato, anche perché non è solamente un narratore, è Italo Calvino, del quale credo di aver letto praticamente tutto. Probabilmente lo amo perché oltre che narratore è anche saggista, e penso alle Lezioni americane». La scelta di una trama al femminile non è casuale, anche se non si tratta dì una storia autobiografica. «È fiction, cosa che ho dichiarato fin da subito - premette-. Ho voluto raccontare il mondo della musica che non è quello che sembra; la vita del musicista non è un elenco di esperienze e di traguardi raggiunti, ma un risultato complessivo. Tuttavia il personaggio in cui mi riconosco di più è Regina, con la quale ho una visione comune, soprattutto nella concezione complessiva dell'artista. Regina rivendica con orgoglio il fatto di non essere solo una musicista ma di avere e vivere più passioni, oltre ad essere fiera della sua criticità di pensiero».


STRONCATURE

Particolarmente centrata ed efficace la figura di Amarena, il critico che stronca a prescindere. Ma anche in questo caso, assicura, nulla di autobiografico: la Michielin con i critici va d'accordo. «Mai avuto problemi - dice-. Certo all'inizio della carriera ho vissuto l'assioma vincitrice di talent show uguale a superficiale; questo succede quando non si vuole vedere che cosa c'è davvero dietro e dentro una persona. In generale vedo che ancora oggi qualcuno tende ad attaccare alcune colleghe solo perché donne o per come si vestono».


È imminente la seconda stagione di Maschiacci, il suo podcast finora tutto al femminile. «Maschiacci tornerà a primavera con una seconda stagione molto particolare - avverte Francesca-. Non si parlerà solo di donne ma anche di disuguaglianze e di quello che si può fare insieme nell'ambito del femminismo». C'è un progetto in cantiere anche con il conservatorio Steffani: «A breve partirà un corso tra lo sperimentale e la sintesi, ma ancora non posso scendere nei dettagli». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino