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PONZANO - La casa del futuro abita qui: a Ponzano il primo condominio nella provincia di Treviso di energia interamente autoprodotta. Il secondo caso in Veneto. Il residence Cicogna è un complesso di cinque appartamenti in cui l'energia viene autoprodotta grazie agli impianti solare termico e fotovoltaico alimentati da batterie green, distribuita in base alle abitudini dei condomini (studiate da un'intelligenza artificiale) e scambiata tra vicini grazie all'autoconsumo collettivo. Un nuovo paradigma dell'abitare, che richiede però di saper diventare nuovi abitanti, attenti al proprio impatto sull'ambiente e di sviluppare la solidarietà ambientale tra vicini, avendo in vista un obiettivo comune. Nasce alle porte di Treviso una delle prime comunità energetiche d'Italia. Il nome già la dice lunga: si tratta del residence Cicogna, un condominio a Paderno di Ponzano, progettato e costruito con i massimi criteri di isolamento termico e acustico, in cui l'energia si autoproduce con impianti green, viene gestita da un'intelligenza artificiale che studia ed auto apprende le abitudini dei condomini, si scambia tra vicini in nome di una delle prime comunità energetiche d'Italia. Il residence rappresenta una notevole sfida tecnica: è stato selezionato in base al bando regionale Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi, che si prefigge di incentivare lo studio e il perfezionamento dell'efficienza energetica degli edifici.
GLI IMPIANTI
«Gli impianti fotovoltaici delle singole unità-spiega Claudio Crema, titolare dell'azienda che ha prodotto il nucleo abitativo- oltre ad alimentare le normali utenze domestiche, in caso di surplus istantaneo di produzione possono, in sequenza: alimentare la propria batteria di accumulo elettrico, immagazzinare l'energia termica, immettere nella comunità energetica condominiale il restante surplus di produzione fotovoltaica. Con questi accorgimenti il progetto si prefigge di raggiungere percentuali altissime di autoconsumo dell'energia fotovoltaica prodotta rispetto alle normali situazioni, in cui normalmente non si supera il 30 - 35%».
Il Gazzettino