Foto a seno nudo: offese e matrimonio in crisi. «Facebook sborsi 50mila euro»

Foto a seno nudo: offese e matrimonio in crisi. «Facebook sborsi 50mila euro»
TREVISO - Scatto sexy finisce sui social, senza il consenso dell'interessata, rischiando di far saltare il matrimonio della donna che, consigliata dai legali di Fir...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TREVISO - Scatto sexy finisce sui social, senza il consenso dell'interessata, rischiando di far saltare il matrimonio della donna che, consigliata dai legali di Fir (Fondazione italiana consumatori) fa causa a Facebook, sentendosi diffamata, chiedendo 50mila euro di risarcimento. Un caso spinoso che in Italia è quasi una rarità, mentre è più frequente all'estero.


Al centro del caso Angelica, 37 anni, commessa in un supermercato, originaria di Grosseto ma residente a Treviso. Il 20 giugno 2017, da alcuni amici virtuali, veniva informata che qualcuno aveva pubblicato sul suo profilo, a sua insaputa e senza il suo consenso, una foto, scattata anni prima per gioco con le amiche, a seno nudo». Poi il dramma. In solo giorno, un centinaio di commenti virtuali a contenuto offensivo e diffamatorio. Non solo. La crisi coniugale, ora risolta, quando il marito è venuto a sapere della foto. «Pacifica la responsabilità omissiva di Facebook - chiarisce l'avvocato Iannuzzi che assisteva la 37enne in una vertenza sui crediti deteriorati di una banca - nel non rimuovere immediatamente la foto nonostante la richiesta della commessa»...
 
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino