Bonus fino a mille euro per il bebè: Forza Italia "sfida" la maggioranza

Bonus fino a mille euro per il bebe':
TRIESTE - Un bonus fino a mille euro per ogni anno solare e per ciascun figlio fino al compimento del terzo anno d'età e non superiore ai 500 euro per ciascun figlio di...

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TRIESTE - Un bonus fino a mille euro per ogni anno solare e per ciascun figlio fino al compimento del terzo anno d'età e non superiore ai 500 euro per ciascun figlio di età compresa tra i 3 e i 5 anni. Questa l'essenza della proposta di legge targata Forza Italia e Mara Piccin(Misto) che questa settimana approderà in Consiglio regionale.


Il limite del contributo potrà essere elevato del 25% nel caso in cui il bambino risieda con uno o entrambi i genitori in una località montana. Obiettivo dell'iniziativa che vede primi firmatari Roberto Novelli e Rodolfo Ziberna è quello di «tutelare e sostenere le famiglie in questo difficile momento di crisi economica e, parallelamente, far fronte alla denatalità che negli ultimi anni ha colpito anche la nostra regione, come attestano i dati dei ricercatori dell'Ires, in base ai quali nel 2015 il FVG ha registrato un decremento delle nascite del -5,4%, ben al di sopra della media nazionale (-3,4%)».

«Con la soppressione del bonus bebè da parte della Giunta Serracchiani le nostre famiglie si sono trovate senza alcun tipo di risorsa per sostenere la nascita e la crescita dei figli. E, a tutt'oggi, la situazione non è certo cambiata: non vengono, infatti, destinate risorse sufficienti per incentivare la natalità e la genitorialità» spiegano i consiglieri. «Sappiamo tutti benissimo quanto può costare un neonato tra carrozzine, latte,
pannolini
, asili nido. Tutte spese che sono diventate ancora più difficili con l'acuirsi della crisi economica e che hanno portato a un importante decremento della natalità. Da qui nasce l'esigenza di predisporre una norma che tuteli le nascite, favorisca la maternità e la paternità consapevoli, sostenga la corresponsabilità dei genitori negli impegni di cura e di educazione dei figli e persegua la tutela della salute dell'individuo nell'ambito familiare».


La concessione del contributo è legata alle spese documentate relative agli acquisti effettuati in Friuli Venezia Giulia per articoli e servizi destinati alla cura della prole dal momento della nascita. In pratica, i genitori possono presentare gli scontrini sui quali sono indicate le spese per il nascituro che verranno poi rimborsate dalla Regione. «Auspichiamo - concludono Novelli e Ziberna - che finalmente la proposta di legge venga approvata, anche perché sono purtroppo molte le famiglie che rinunciano ad avere figli a causa delle difficoltà economiche. Aiutare queste famiglie significa investire sul futuro di tutti: un Paese dove non nascono più bambini, è destinato, prima o poi, a scomparire». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino