«Macché stalker, io amo Lara Comi», l'imprenditore è tornato all'assalto

«Macché stalker, io amo Lara Comi», l'imprenditore è tornato all'assalto
JESOLO - «Non ho mai avuto alcuna intenzione di fare del male a Lara, nei suoi confronti provo solo un forte sentimento». Con queste parole Giovanni Bernardini,...

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JESOLO - «Non ho mai avuto alcuna intenzione di fare del male a Lara, nei suoi confronti provo solo un forte sentimento». Con queste parole Giovanni Bernardini, l'imprenditore jesolano di 47 anni, candidato a sindaco nel 2012 con Sel, ha cercato di giustificare i nuovi tentativi di corteggiamento rivolti all'europarlamentare di Forza Italia Lara Comi. Denunciato più volte per stalking  dalla stessa Comi, lo scorso settembre era stato arrestato a Lecco mentre cercava di consegnare all'europarlamentare un anello di brillanti, patteggiando poi 18 mesi con la condizionale, con il beneficio della non menzione ma con il divieto di comunicazione con l'esponente di Forza Italia. Ciò nonostante nelle scorse settimane ha creato un falso profilo Facebook, a quanto pare con il nome di Andrea Corsini, continuando a inondare la Comi di messaggi. Per questo è finito nuovamente agli arresti domiciliari.

A far scattare l'ennesima denuncia nei suoi confronti un messaggio inviato alla Comi con allegata la foto due fedi nuziali, addirittura con la ricevuta del gioielliere, in questo caso con il suo vero nome. Proprio sulla natura dei messaggi si concentrerà la linea difensiva, ma soprattutto se l'invio avveniva in maniera diretta nel profilo dell'europarlamentare, oppure se prima i messaggi erano indirizzati a quello di una terza persona. Tutti aspetti che verranno chiariti nelle prossime ore, quando la difesa acquisirà i nuovi atti dalla procura.
«Questa persona è stata in carcere per due mesi per aver violato il provvedimento non avvicinamento ha intanto commentato Lara Comi, attraverso il suo profilo Facebook . É tornato libero, ma ha continuato con il suo comportamento. Non so più cosa fare e cosa dire. Sento molto la vicinanza delle persone che mi vogliono bene e anche per questo continuerò questa battaglia: le donne devono sentirsi ed essere libere».
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Il Gazzettino