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MOENA - Trovato senza vita l'escursionista 34enne residente a Torino, di cui si erano perse le tracce, nei pressi della forcella del Ciadin, circa 200 metri più a valle del sentiero attrezzato Bepi Zac (Cime di Costabella, a nord del passo San Pellegrino), a una quota di circa 2.550 m.s.l.m. L'intervento di ricerca si è concluso intorno alle 3.30 di questa notte. Il mancato rientro era stato denunciato al Numero Unico per le Emergenze 112 intorno alle 21.15 di ieri, 22 agosto.
La dinamica
L'escursionista era partito dal rifugio Taramelli in val di Fassa e aveva lasciato detto di voler percorrere il sentiero attrezzato Bepi Zac per raggiungere Cima Uomo. In prossimità della forcella del Ciadin, il ragazzo è precipitato in un dirupo, in un tratto del sentiero dove non c'è il cordino metallico.
Le ricerche hanno coinvolto gli operatori della Stazione Centro Fassa che hanno perlustrato la zona della Val San Nicolò, lungo il versante nord di Costabella, mentre una squadra della Stazione di Moena ha percorso il sentiero attrezzato Bepi Zac da passo delle Selle, e una seconda squadra ha perlustrato la parte a valle tra l'Om Picol e la parete sud di Cima Ciadin e Cima Uomo.
Intorno all'1.30 del mattino, i soccorritori che si trovavano lungo il sentiero attrezzato Bepi Zac hanno potuto individuare il punto dove si trovava il ragazzo, sentendo il suo cellulare che veniva fatto squillare a intervalli regolari. Arrivati sul posto, per lui non c'era ormai nulla da fare. Dopo il nulla osta delle autorità competente, la salma è stata trasportata via terra fino a passo San Pellegrino e affidata al carro funebre.
Il Gazzettino