Antica fontana con rubinetto: «Idea folle, diteci di chi è lo scempio»

La fontana dello scempio
TREVISO - Il risparmio ci sta. La voglia di non depauperare una risorsa come l'acqua pubblica pure, anche se Treviso è letteralmente seduta sopra una bolla d'acqua al...

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TREVISO - Il risparmio ci sta. La voglia di non depauperare una risorsa come l'acqua pubblica pure, anche se Treviso è letteralmente seduta sopra una bolla d'acqua al punto da averne ricavato anche fama letteraria. Ma a tutto c'è un limite. Abbondantemente superato in via Manin dove qualcuno ha avuto la geniale idea di ficcare in bocca alla fontana-testa di leone che da sempre domina la via, un rubinetto, uno di quelli normalmente utilizzati per i lavandini dei bagni. E l’effetto ha scandalizzato più di un trevigiano di passaggio.




Una lettrice scrive: «Esiste la nanotecnologia e la microtecnologia. Questo assurdo intervento chirurgico alla bocca della fontana è nato dalla nanissima intelligenza e dalla microscopica cultura del bello. Ma chi è l'autore? Chi ha eseguito questo ordine è incompetente come chi ha ordinato di farlo».



L'effetto tra la testa di leone in ferro battuto, una delle fontane forse più antiche del centro storico, e il rubinetto dozzinale da appartamento è quanto di più brutto si possa immaginare. E giustamente fioccano le domande: chi ha autorizzato lo scempio, se la Sovrintendenza ne è stata informata, quanto è costato lo scempio, chi ha pagato. A quanto pare il Comune non c'entra niente, ma le verifiche sono in corso per capire come un rubinetto di design possa essere finito in bocca a un leone solo per risparmiare qualche goccia d'acqua. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino