TEOLO - Un’autentica task force al lavoro per tutta ieri per mettere la parola fine ai pericolosi focolai che continuano a sprigionarsi dalla sommità...
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«Fondamentale – ha spiegato il vicensindaco – è stato l’apporto del nucleo di Protezione civile di Teolo, guidato dal coordinatore Mauro Saggiorato, nel predisporre gli interventi in assoluta sicurezza. Si è trattato di un’operazione difficile proprio per la necessità di raggiungere l’impervio punto di innesco delle fiamme». Per individuarlo i Vigili del Fuoco hanno addirittura dovuto ricorrere all’uso dei droni. Poi è stato necessario far alzare in volo gli elicotteri. «Il velivolo della Protezione civile di Sospirolo – ha spiegato il consigliere comunale Matteo Turetta – ha sorvolato più volte Rocca Pendice, per rifornire dall’alto una vasca contenente circa 2 mila litri d’acqua, opportunamente “fissata” alla sommità della palestra di roccia. I travasi per il trasporto aereo dell’acqua sono stati resi possibile dal lavoro dei volontari del nucleo di prevenzione degli incendi boschivi di Galzignano, che hanno allestito in pochi minuti sul terreno del campo sportivo sottostante delle piscine di rifornimento».
La parte più ostica del lavoro di spegnimento è toccata al nucleo della Protezione civile di Albignasego, esperto nel mettere in atto operazioni di sicurezza anche attraverso arrampicata in parete. Sono stati loro, infatti, ad azionare delle pompe, alimentate dalla cisterna d’acqua soprastante, per effettuare l’azione di spegnimento nella profondità dei crepacci. L’accesso al sentiero, nel corso della spettacolare operazione, è stato dichiarato off limits per tutta la giornata di ieri. Ma lo sarà anche nei giorni successivi se dovessero tornare a verificarsi nuovi focolai in nuovi punti impervi. «Mi auguro – ha detto l’assessore alla sicurezza Valentino Turetta – che questo prodigarsi di forze e capacità tecniche possa essere stato l’atto definitivo a risolvere un problema iniziato venti giorni fa. Ma soprattutto che escursionisti e scalatori rispettino il divieto di avvicinarsi alla palestra di roccia, ignorato nei giorni scorsi nonostante l’ordinanza del sindaco. Il pericolo di caduta massi resta infatti incombente».
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Il Gazzettino