Fincantieri, allarme parcheggi: le auto arrivano ormai a Marghera

Fincantieri, allarme parcheggi: le auto arrivano ormai a Marghera
MARGHERA -  hi sostiene che a Mestre si fa fatica a parcheggiare potrebbe fare un giro da queste parti. «Un assalto. Ogni mattina è un assalto. Siamo costretti...

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MARGHERA -  hi sostiene che a Mestre si fa fatica a parcheggiare potrebbe fare un giro da queste parti. «Un assalto. Ogni mattina è un assalto. Siamo costretti ad arrivare oltre un’ora prima dell’inizio del turno nella speranza di trovare un posto un po’ più vicino all’ingresso di Fincantieri». A. è uno dei tremila (e forse anche di più) lavoratori delle imprese degli appalti che operano nello stabilimento di Porto Marghera. Un numero che è destinato a salire di altre cinquemila unità con gli investimenti annunciati a fine febbraio da Fincantieri, con la “calata” di almeno un altro migliaio abbondante di auto in zona, ad essere ottimisti. E se dal Comune hanno già posto le condizioni di creare un parcheggio da duemila posti, a giorni inizieranno i controlli dei vigili attorno al Mercato ortofrutticolo dove è stata istituita la sosta a tempo di tre ore. Il rischio che tutti temono è che l’ondata delle auto dei lavoratori diretti in Fincantieri si sposti progressivamente verso il centro di Marghera.

 CHILOMETRI DI AUTO
Si chiama via Gioia, e potrebbe essere quella di chi riesce a trovare un posto. Vi si entra da via delle Industrie e costeggia lo stabilimento Fincantieri fino all’area dell’Autorità portuale dove, magicamente, svanisce la lunga fila di auto parcheggiate sui due lati, nonostante il divieto di sosta. Ci sono utilitarie, vecchie Punto utilizzate dai pendolari che arrivano da più lontano e si organizzano in tre o quattro per auto (cambiandosi poi in strada per indossare le tute da lavoro), ma anche qualche Bmw. All’inizio della via un paio di camioncini che preparano panini e che, per ritagliarsi uno spazio con sei seggioline di fronte, hanno messo delle barriere “new jersey”. La serie di auto parcheggiate a bordo strada prosegue su via delle Industrie, risalendo verso il centro di Marghera anche se qui, prossimamente, dovranno smammare tutti per i lavori programmati lungo la strada. Ma poi il “parcheggio Fincantieri” prosegue sull’altro fronte: sui due lati di via del Commercio arrivarndo in via delle Macchine, per ora fino all’altezza del Mercato ortofrutticolo sul cui piazzale, nei giorni scorsi, sono stati piazzati i primi cartelli di sosta a disco orario.
«SITUAZIONE PREOCCUPANTE»

«È passato un anno dalla richiesta di incontro con il Comune firmata dalle Rsu della Fincantieri, a cui non è stata data nessuna risposta - spiega Antonio Silvestri, segretario della Fiom Cgil -. Chiediamo di trovare delle soluzioni ad un problema che riguarda migliaia di lavoratori e che, in vista delle future assunzioni, diventerà esplosivo. La situazione deve essere affrontata al più presto». Con gli investimenti annunciati da Fincantieri da qui al 2023, infatti, il migliaio di dipendenti diretti salirà di un 15%. Ma se per questi ci saranno i parcheggi messi a disposizione dall’azienda, l’incognita è quella dei lavoratori delle imprese terze e dell’indotto che potrebbero aumenteranno fino a settemila unità. «È chiaro che siamo felici che investano per creare lavoro, ma una grande azienda deve trovare uno spazio adeguato evitando di scaricare il problema sul territorio, visto che a Marghera manca tutto tranne che le aree - commenta Renato Boraso, assessore alla Mobilità -. Il rischio è che tra poco lascino le auto anche nella zona urbana di Marghera: il provvedimento della sosta a tempo nei pressi del Mof si è reso infatti necessario per tutelare i clienti del mercato che non trovavano più posto. Per ora ci sono i cartelli ma, a breve, partiranno anche i controlli dei vigili». Pare che Fincantieri stia vagliando delle ipotesi: una tra via delle Macchine e via del Commercio (dietro la futura piscina di Marghera), una in via delle Industrie e un’altra ancora in via del Commercio. Sulla prima area potrebbe essere realizzato anche un parcheggio multipiano, creando quegli spogliatoi e servizi per i lavoratori che attualmente mancano, ma, proprio in vista della piscina, quell’area starebbe diventando appetibile. E Fincantieri rischia di perderla.
Fulvio Fenzo
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Il Gazzettino