Il figlio muore, lei nasconde il cadavere per incassare la pensione d'invalidità

Il figlio muore, lei nasconde il cadavere per incassare la pensione d'invalidità
Occultamento di cadavere e truffa ai danni dello Stato. Questi i due reati di cui dovrà rispondere Giovanna Di Taranto, la donna di 73 anni, originaria di Milano ma...

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Occultamento di cadavere e truffa ai danni dello Stato. Questi i due reati di cui dovrà rispondere Giovanna Di Taranto, la donna di 73 anni, originaria di Milano ma residente in via Castellana a Treviso, che per circa 15 mesi ha continuato a incassare la pensione di invalidità di 900 euro del figlio disabile, Vittorio Chies, che nel frattempo era però morto. Il cadavere dell'uomo, ridotto in condizioni misere e ormai mummificato, era stato lasciato adagiato a letto e abbandonato alla decomposizione. Il pubblico ministero Davide Romanelli ora, chiuse le indagini, chiederà il rinvio a giudizio per la donna, che è ospite di una struttura di ricovero per anziani. 


IL DECESSOVittorio Chies, 50 anni, era portatore di una grave disabilità psichica causata da un problema avvenuto al momento del parto. Soffriva inoltre di diverse gravi patologie. Nel maggio del 2019, non si poteva sapere se una di queste condizioni, oppure la combinazioni di più problemi di natura medica, fosse stata l'ultima stazione del viaggio di una persona fragile che aveva incrociato la sfortuna non appena era venuta al mondo. Negli ultimi tempi, poco prima della morte, avvenuta nell'agosto del 2018, lo avevano visto smagrito, una perdita di peso a vista d'occhio secondo qualcuno dei vicini, che lasciava pensare ad un improvviso peggioramento delle sue condizioni di salute. Tutto coincideva peraltro con la sparizione dai radar di Ceod e Usl, che pure avevano tentato di parlare con la madre, che era il suo tutore legale. Poi il forte odore che si sprigionava dall'appartamento, che ha invaso il resto della palazzina di via Castellana scatenando l'allarme e che ha portato alla macabra scoperta. Su richiesta della figlia di Giovanna Di Taranto, che abita a Milano, la polizia infatti intervenne nell'abitazione dell'anziana, lasciata da tempo sola a seguire il figlio disabile. I poliziotti, entrati in casa, avevano trovato oltre al cadavere del 50enne la madre in stato confusionale e un'abitazione ridotta a una discarica. 

LA SCOPERTAFurono le successive indagini a portare alla luce la drammatica verità: la 73enne, dopo la morte del figlio, aveva continuato a ritirare personalmente, grazie ad un'apposita delega, l'assegno di 900 euro che era stato concesso al familiare come pensione di invalidità. In tutto si calcola che abbia intascato ben oltre 9mila euro senza averne alcun diritto. A insospettire gli investigatori fu il fatto che per depistare il centro diurno frequentato dall'uomo e le autorità sanitarie, Giovanna Di Taranto avesse detto che era sua intenzione andare in pianta stabile con il figlio proprio a Milano dalla figlia e che quindi non intendeva più avvalersi dei servizi offerti, avendo chiesto il trasferimento di tutta la documentazione medica. Ma di quella richiesta non c'era traccia; e la sorella di Vittorio Chies, sentita per avere una conferma delle intenzioni della mamma, cadde dalle nuvole perché lei della decisione che sarebbe stata presa non sapeva nulla. «Vorrei una brioche alla crema e una vuota, sa a mio figlio piacciono quelle» recitava ogni mattina al bar dove andava a bere il caffé. La verità era in realtà un'altra. E la sapeva solo lei. 
Denis Barea Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino