ROVIGO - La prima Fiera d’ottobre completamente libera dai vincoli della pandemia è già un successo. Il fine settimana, animato da circa 270 bancarelle ha...
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PARCHEGGI DIFFICILI
L’altro lato meno brillante dell’evento ma che dà la dimensione di quanto la fiera, nonostante i suoi 540 anni, conservi il proprio fascino, è dato dalla quantità di auto parcheggiate nel primo anello esterno al centro storico. I posteggi di viale Trieste, via Oroboni, via Beata Maria Chiara, viale della Pace, piazzale di Vittorio, per citare solo alcune delle zone in cui si può trovare un posto auto per poi dirigersi a piedi alle bancarelle, ieri pomeriggio, intorno alle 16 erano completamente esauriti. Non solo: in qualche tratto si è registrato anche qualche parcheggio selvaggio, come nell’area residenziale di San Bortolo che si snoda dal retro dell’ex caserma Silvestri verso il cimitero.
Il giro tra le bancarelle piace sempre sia per chi è a caccia di acquisti, sia per chi è alla ricerca di prodotti tipici provenienti da qualche parte d’Italia o per consumare un pasto veloce. Le categorie merceologiche sono quasi tutte rappresentate: i classici “ciucci”, mandorle caramellate, caldarroste, cremini, i già citati banchi di piadine, frittelle e crepes, salumi toscani, dolci e arancini siciliani, olive e taralli pugliesi e c’è perfino un intero banco che vende solo prodotti di liquirizia abruzzese. Ma anche calzature, tappeti, borse e portafogli, utensili per la casa, dagli oggetti in ceramica a pentole e padelle, ma anche ombrelli e scacciapensieri, getti per la doccia, aspirapolveri, ferri da stiro, prodotti per l’acconciatura, cosmetici naturali, giocattoli, borse e portafogli in pelle, bigiotteria. Ci sono anche le automobili esposte sul Corso del Popolo dall’incrocio con via Ponte Roda fino all’ex distributore Agip, quasi tutte km zero, insieme ad un paio di motrici, una rossa ed una bianca, che suscitano la curiosità soprattutto dei bambini. Sul ramo di Corso del Popolo che si snoda dall’incrocio con via Grimani fino a piazza Repubbica, invece, tanti gazebo delle associazioni, che hanno fatto il loro debutto in fiera proprio quest’anno, su iniziativa dell’assessore Giorgia Businaro insieme al Csv.
TANTI ALLE GIOSTRE
La fiera, però, è anche luna park, soprattutto per i giovani e giovanissimi. Luna park che ancora per quest’anno si trova nell’area esterna del Censer, in viale Porta Adige. I primi giri di giostra sono partiti sabato 14 ottobre ma il grosso dell’affluenza si è registrato in concomitanza delle bancarelle in centro. Ce n’è per tutte le età: giostra cavalli, castello incantato, trenino, minibruco, rally di Montecarlo per i più piccoli, mini autoscontro, denver, ruota panoramica, tappeti elastici per quelli più grandicelli. Oltre alle giostre, le attrazioni a premi: dal tiro a freccette al tiro a turaccioli passando per il tiro in porta ed il tiro ad aria compressa. E, ancora, gonfiabili, baby carts, pesca delle ochette e waterball. Insomma, anche dopo 540 anni, la fiera è sempre la fiera.
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Il Gazzettino