Dischi, alla Fiera più vecchia d'Italia gran ritorno delle musicassette

Henry Ruggeri
Una due giorni per appassionati e curiosi d'ogni età, alla ricerca della chicca da collezione o della registrazione rara. Apre domani, sabato, la 28° Mostra Mercato...

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Una due giorni per appassionati e curiosi d'ogni età, alla ricerca della chicca da collezione o della registrazione rara. Apre domani, sabato, la 28° Mostra Mercato del Disco e Cd alla Fiera di Pordenone (orario 10-19; 6 euro l'ingresso) con oltre 110 espositori anche stranieri, che fino a domenica faranno la gioia dei patiti di tutti i gusti musicali.


A farla da padrone sarà il vinile, che rivive un momento di gloria. Il mercato segna un nuovo trend: anche la musicassetta sta attraversando un revival, per quanto più contenuto. «Questa fiera è una delle più vecchie d'Italia - commenta l'organizzatore Attilio Perissinotti di Virus Concerti - ed è diventata la più importante per metri quadrati e numero di espositori. Negli anni è molto cambiata: è nata per il vinile, è passata al cd e ora è tornata al vinile: l'80% degli espositori vende dischi, il compact disc è diventato quasi oggetto di memorabilia. Ora è in ripresa anche la cassetta magnetica, tornata in auge anche grazie a moltissime produzioni di artisti di fama, come Jovanotti. Proprio alla cassetta sarà dedicata un'installazione a sorpresa all'ingresso della mostra».

Difficile prevedere il futuro dei diversi supporti, ma per Perissinotti, quello della musicassetta è un trend momentaneo: «È un moda iniziata alcuni anni fa tra gli hipster; da lì si è ampliata, specie nella musica indipendente. Non so spiegarmene il motivo, forse è una questione un po' naif. Credo però sia un'operazione in perdita, al contrario del vinile che ha triplicato le vendite. Secondo me, nel futuro il cd verrà sempre più sostituito dal digitale, mentre il vinile rimarrà perché è un oggetto importante, bello da toccare, da leggere, da conservare». Anche il pubblico della Mostra è cambiato: «Prima c'erano soprattutto 35/40enni. Ora anche i ragazzi di 16 o 20 anni si sono appassionati ai dischi e magari si sono comprati il piatto. Così, in fiera arrivano dall'80enne appassionato di classica all'amante del punk o il metal».


Tra le proposte c'è Rock Icons, mostra itinerante firmata da Henry Ruggeri e Daniele Pensavalle, con immagini e memorabilia delle esibizioni di alcune tra le più note rockstar internazionali. «Ho iniziato a far foto nel 1986 racconta Ruggeri, ora fotografo ufficiale di Virgin Radio - Ero fan dei Ramones, volevo assolutamente conoscerli. Ho comprato i biglietti per tutti e 7 i loro concerti di quell'anno e mi sono finto fotografo. Poi, grazie al loro fan club italiano ho cominciato davvero a fargli foto. Sono diventato amico di Marky Ramone e lui è amico di Ringo: quando è nata Virgin Radio ho inviato delle foto ed è cominciata la collaborazione». Ruggeri segue i live dei più grandi artisti: «Da bambino odiavo i Depeche Mode rivela - ora sono diventati il mio gruppo preferito da fotografare dal vivo perché sono clamorosi, Dave Gahan è un animale da palco. Questo non è un lavoro, è pura gioia». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino