CHIRIGNAGO - Stefano Perale era pienamente capace di intendere e di volere quando, nel giugno dello scorso anno, invitò a cena nella sua abitazione di Chirignago i...
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Lo ha stabilito la perizia disposta dal giudice per l'udienza preliminare di Venezia, Marta Paccagnella, nell'ambito dell'incidente probatorio chiesto dal sostituto procuratore Giorgio Gava. Gli esperti hanno lavorato per mesi e ora concludono che il professore mestrino di inglese, omicida reo confesso, non soffre di particolari disturbi di personalità, seppure evidenziando profili di scarsa serenità, non tali, però, da poter tramutarsi in una incapacità. I risultati della perizia, depositati ieri in cancelleria, saranno discussi nell'udienza di domani, anche alla presenza dei difensori di Perale, gli avvocati Matteo Lazzaro e Nicoletta Bortoluzzi.
Il professore, tutt'ora detenuto, è accusato di duplice omicidio premeditato, violenza sessuale e procurato aborto: Anastasia, infatti, era incinta al quinto mese. L'episodio di inaudita violenza si verificò il 17 giugno dello scorso anno: Perale aveva invitato a cena Anastasia (che in passato era stata una sua allieva) assieme al suo compagno, con l'intenzione di attirarli in una trappola...
Il Gazzettino