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SACILE - Un viaggio in bicicletta con destinazione Capo Nord e partenza domani da Sacile: è questo il nuovo progetto di Alessio Tomasella, il 39enne sacilese affetto da fibrosi cistica e appassionato di lunghe passeggiate a piedi e giri in bicicletta. Quella di Alessio è un'impresa che porta avanti da tredici anni, durante i quali ha percorso più di tredicimila chilometri e attraversato luoghi considerati tra i più significatici del pianeta, dal Cammino di Santiago, a Santa Maria di Leuca nel Salento, al campo base del monte Everest, fino a raggiungere i 5550 metri di altezza. Una vera passione che oggi lo porta fino alla Norvegia, nel punto considerato più a nord d'Europa, a poco più di 500 chilometri oltre il circolo polare artico.
LA MALATTIA
Nato da padre tedesco e madre salentina, Tomasella si è trasferito a Sacile all'età di 4 anni e da quel giorno ha messo le sue radici nella città della Serenissima dove oggi lavora per un Tour Operator, professione che gli permette di viaggiare e di sfidare la malattia che lo ha colpito dalla nascita. «Per fortuna posso condurre una vita quasi normale commenta a parte le numerose pastiglie che devo prendere durante la giornata, posso dire di ritenermi fortunato.
IL GIRO
Il viaggio fino a Capo Nord, che durerà circa 85 giorni, per un totale di 9mila chilometri, prevede un giro ad anello con un tour attraverso Austria, Germania, Danimarca, Norvegia e Finlandia all'andata, per poi tornare passando per Estonia, Lettonia e nuovamente Austria. Tutto questo per raccogliere fondi a favore della Fondazione per la ricerca sulla fibrosi cistica Ets, diretta dall'imprenditore e fondatore Matteo Marzotto e per l'ospedale Burlo Garofolo di Trieste. «È da molti anni che pratico queste attività spiega Alessio ; sono amante del trekking, ma anche della bicicletta e grazie al mio lavoro riesco ad organizzarmi al meglio per viaggiare. Mi preparo allenandomi durante l'anno e quando parto porto con me tende da campeggio e decido gli spostamenti giorno per giorno. Solitamente faccio questi percorsi da solo prosegue : certo, è piacevole stare in compagnia con altri amanti dell'avventura come me, perché dimezzi la fatica e ci si aiuta a vicenda, ma si tratta di percorsi impegnativi e spesso preferisco gestirmi da solo, in modo da fermarmi quando ho bisogno e cambiare l'itinerario se lo trovo necessario. Si tratta di una vera sfida con me stesso».
IL DOMANI
Nel suo futuro Alessio continua a vedere viaggi a piedi e bicicletta, l'arrivo in Islanda e in Patagonia, la terza calotta glaciale continentale al mondo dopo quelle dell'Antartide e della Groenlandia. La voglia di compiere queste imprese è nata nel 2010, quando si è avventurato per la prima volta lungo il Cammino di Santiago di Compostela, una rete di itinerari lunga 800 chilometri, patrimonio dell'umanità, che attraversano strade francesi e spagnole. Ed è lì che ha scoperto quanto questo tipo di sport gli permette di sentirsi vivo e di stare meglio. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino