Fermato in A23 con 670mila euro: tenta di corrompere i finanzieri

I soldi trovati nell'auto del cinese
UDINE - Nell’ambito dei controlli per monitorare e vigilare sulla regolare circolazione transfrontaliera di capitali e merci, i militari del Comando provinciale della...

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UDINE - Nell’ambito dei controlli per monitorare e vigilare sulla regolare circolazione transfrontaliera di capitali e merci, i militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Udine, hanno fermato, alle 3 del mattino, in autostrada, sulla A23 Udine-Tarvisio, un cittadino cinese che è residente a Roma e che si stava recando con la propria auto, una Audi A4, in Ungheria. La pattuglia, composta da 3 finanzieri, ha chiesto allo straniero se era in possesso di valuta o merci da dichiarare; lui ha detto di no ma si è mostrato molto nervoso e preoccupato.


Insospettiti, i finanzieri hanno fatto un’ispezione al veicolo. Al suo interno, in un vano ricavato sotto i sedili, creato modificando la struttura del mezzo, c'era una somma in contanti di 670.000 euro composta da 12.600 euro in banconote con taglio da 50 euro e 2.000 banconote da 20 euro. Resosi conto che i militari stavano procedendo al sequestro del denaro, il cinese ha tentato di corromperli, proponendo di lasciargli una parte: 100mila euro in contanti, se gli avessero consentito di riprendere il viaggio in Ungheria con il resto della somma residua. Ora, quindi, è indagato dalla Procura della Repubblica di Udine anche per reato di tentata corruzione di pubblico ufficiale. Il Tribunale del Riesame di Udine ha confermato i sequestri.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino