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La politica ce l’ha nel sangue, suo padre Leandro è stato uno dei politici più importanti della provincia, per ben sei legislature dal 1958 al 1983 parlamentare ricoprendo anche l’incarico di sottosegretario al Turismo e dal 1983 al 1988 quello di sindaco di Feltre. Ma Viviana Fusaro, pur non rinnegando il passato e ricordando anche la sua militanza nella Democrazia Cristiana (per la quale è stata anche segretaria cittadina quando il sindaco a Feltre era Sergio Turra), è una che guarda avanti e che vuole lavorare per il futuro della città.
LA RISPOSTA
Ed è così che all’appello di Arturo Buzzat portavoce della lista civica “Per Feltre”, l’ex preside dell’Istituto comprensivo (media Rocca, elementari Vittorino da Feltre) e di Colotti, Rizzarda, Itis Negrelli con dirigenze anche ad Alleghe, Belluno e Fonzaso, ha detto sì. La professoressa Fusaro è pronta a scendere in campo supportata dalla compagine coordinata dall’ex ufficiale della Guardia di Finanza e probabilmente anche da altri gruppi. Quello che però Fusaro vuole ben dire ad alta voce è che accanto alla sua foto nei manifesti elettorali non vuole simboli di partito.
LA CANDIDATA
«Voglio correre alle amministrative supportata da liste civiche nelle quali convergano tutte le forze sociali e produttive della città - non però persone con la casacca politica. Ho deciso di scendere in campo per la mia città e quello che mi interessa è che Feltre possa crescere tornando ai vecchi fasti».
LE TEMPISTICHE
I programmi per Fusaro non sono ancora definitivi anche se nelle linee guida stilate dal gruppo di lavoro di “Per Feltre”, l’ex preside si identifica sottoscrivendo tanti passaggi e punti. «Quello che condivido con Buzzat e con chi sta lavorando “Per Feltre” è che la nostra città deve tornare ad essere il fulcro motore del territorio.
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Il Gazzettino