FELTRE - Questa volta non è andata bene a Shkelzen Godini, 32enne albanese residente a Feltre, il pusher di cocaina che consegnava a domicilio arrivando sull’Audi A3....
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LE ACCUSE
Il giro di cocaina venne stroncato nel marzo del 2017 dagli agenti della squadra Mobile che fecero le indagini e che arrestarono Godini con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. I poliziotti nel blitz non ritrovarono alcuna droga, ma nelle indagini, che erano partite l’anno prima, avevano raccolto un impianto accusatorio molto dettagliato, confermato dai testimoni-consumatori sfilati in aula e dal gps piazzato sull’Audi A3, che ha rilevato i percorsi effettuati per le consegne. Nulla ha potuto fare quindi l’avvocato difensore di fiducia, il triestino Cesare Stradaioli, che comunque, alla scorsa udienza, aveva chiesto l’assoluzione per il suo assistito, puntando sull’assenza di droga e prove.
IL PROFESSIONISTA
Godini era un pusher professionista e infatti, secondo quanto ricostruito nelle indagini con un Gps piazzato sotto la sua Audi A3, sarebbe andato fin sul luogo di lavoro per accontentare il suo cliente. Avevano parlato poi i titolari feltrini di un negozio di alcolici che, di fatto, confermarono le cessioni. Godini in questo processo è chiamato a rispondere di innumerevoli cessioni fatte dal 2014 al 2016 tra Feltre, Santa Giustina, Sedico, Lentiai. I poliziotti della Mobile, sentiti in aula, raccontarono di come lo incastrarono. Dopo aver installato il Gps sulla Audi e controllato il telefono del pusher incrociarono i dati. Dopo la chiamata, l’auto partiva e andava proprio nella zona da dove era partita la telefonata. Il rifornimento avveniva a Camposampiero (Padova) e quando tornava passava dai suoi clienti per accertarsi che non avessero bisogno di droga. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino