OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
BELLUNO - I pettegoli, o i maligni, dicono che Federico D'Incà ci abbia sperato (e provato) fino all'ultimo. Ma sabato sera il ministro per i Rapporti con il Parlamento, uscito dal Movimento 5 Stelle, avrebbe capito di non avere spazio nel Partito Democratico, non solo in Veneto ma nemmeno nel resto d'Italia: né un collegio uninominale sicuro, né un posto blindato nel plurinominale, malgrado gli spostamenti registrati nelle ultime ore. Una ricostruzione che non coincide affatto con il racconto reso ieri dal diretto interessato, ma tant'è, il risultato non cambia: terminato il suo incarico nell'esecutivo guidato da Mario Draghi, il bellunese non sarà più a Roma.
IL POST
A confermarlo è stato lo stesso D'Incà, con un post sui social in cui spiega di non aver voluto un ruolo da paracadutato: «Benché si sia aperta una discussione con il Partito Democratico, nata dopo la caduta del Governo Draghi e il mio addio al M5s, non sarò candidato alle prossime elezioni politiche del 25 settembre.
I CANDIDATI
Il suo ex Movimento 5 Stelle, nel frattempo, ieri ha depositato le liste. I candidati del plurinominale erano già noti, ora lo diventano anche quelli dell'uninominale. Per la Camera sono Marco Lazzarini a Venezia, Alessandro Ferro a Chioggia, Cristina Manes a Treviso, Maurizio Mestriner a Castelfranco ed Elena Quaranta a Belluno nel Veneto 1; quanto al Veneto 2, Elena Suman a Rovigo, Rosa Valentino a Selvazzano Dentro e Giacomo Cusumano a Padova; Gedorem Andreatta a Bassano del Grappa e Sonia Perenzoni a Vicenza; Francesco Vaccaro a Verona e Antonietta Benedetti a Villafranca di Verona. Per il Senato, sono in corsa Sara Gaggio e Flavio Baldan nel Veneto 1; Giorgio Burlini, Barbara Guidolin e Maura Zambon nel Veneto 2.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino