Sfrattati con bimbi, chiedono in affitto la canonica. Ma è per i profughi

Sfrattati con bimbi, chiedono in affitto la canonica. Ma è per i profughi
MAJANO (Udine) - Sfratto esecutivo per una famiglia friulana di Majano in gravissime difficoltà economiche che dovrà lasciare la sua abitazione il 26 settembre...

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MAJANO (Udine) - Sfratto esecutivo per una famiglia friulana di Majano in gravissime difficoltà economiche che dovrà lasciare la sua abitazione il 26 settembre prossimo, con due bambini piccoli. E intanto, domani sera, la Caritas Diocesana di Udine incontra il sindaco del paese per parlare di accoglienza di richiedenti asilo in paese, una quindicina, per dovrebbero alloggiare nella canonica di Comerzo, una frazione del paese Collinare. Si tratta della stessa canonica, ora non utilizzata, che la famiglia in rovina ha chiesto, con umiltà e grande dignità, al parroco, don Emmanuel Runditse, di avere in affitto.


Un caso emblematico quello di Majano, e tragico, allo stesso tempo. Un simbolo dei tempi. La famiglia friulana, con due minori a carico, scrive al prete una raccomandata, l'8 agosto scorso, chiedendo aiuto, alla disperazione: «Fra poche settimane saremo su una strada. Ci dispiace disturbarla. Ma abbiamo saputo che la canonica di Comerzo è in fase di ristrutturazione - dice la moglie, di cui omettiamo il nome, a tutela dei minori, anche se la donna vuole rendere pubblica la sua identità, perché è esasperata -; abbiamo due figli piccoli. Io sono affetta da numerose patologie degenerative e ho fatto richiesta di invalidità civile. Prego ogni giorno che dalla sommatoria di tante disgrazie possa scaturire una piccola pensione di invalidità».

«In alternativa, mio marito è disposto a vendere un rene. Abbiamo anche chiesto un prestito ma, a causa di un contratto di solidarietà che ha mio marito in una azienda, non possiamo ottenerlo. La canonica di Comerzo è ideale per le nostre esigenze: possiamo pagare 350 euro al mese di affitto. Abbiamo bussato a tante porte proponendo questo importo ma nessuno ci ha detto di sì, nonostante l’abbondanza di immobili liberi. Ci siamo rivolti anche ai servizi sociali del Comune e a una associazione che si occupa di casi come il nostro. Nulla».

«Un faccendiere ci ha proposto allora uno sbarco a Lampedusa partendo dalla Libia: ci racconta che alcuni anni fa, una donna di Majano si è aggregata a dei profughi e ora vive sotto false generalità nel Regno Unito, grazie ai sussidi di Sua Maestà, 75 sterline al giorno. Don Emmanuel, lei è l’ultima speranza, la nostra ultima spiaggia, prima di imbarcarci in avventure. Il nostro desiderio più grande è di poter vivere in pace, lavorare, crescere in nostri figli e morire in terra natia, il Friuli».


Sul caso anche Forza Nuova: «Giuntaci voce del possibile arrivo di una quindicina di richiedenti asilo nel comune di Majano - dice il segretario, Federico Corso -, affermiamo fin da ora che siamo pronti e manifesteremo senza dubbio per impedirlo. Non possiamo tollerare ulteriori prepotenze. Stiamo ricevendo in questi giorni numerose richieste da parte degli abitanti preoccupati, a ragione, delle conseguenze di questa eventualità. Forza Nuova sarà accanto ai cittadini per fermare quello che ritene un abuso».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino