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TRIESTE - Marito, madre e figlia. Una intera famiglia in galera, indagata dei reati di violazione di domicilio, lesioni personali e rapina ed arrestato in flagranza di reato un quarto uomo per detenzione a fini di spaccio di cocaina.I fatti risalgono allo scorso mese di agosto, quando in un bar di questa via Grego nasce una discussione tra due coppie di avventori, delle quali una disturbata dalla presenza del cane dell’altra. Volano parole, poi qualche spinta, fino a che uno dei litiganti comincia a colpire con un boccale di birra il vetro della macchina degli altri, infrangendolo.
Interviene la Volante che, dopo avere generalizzato le parti, riporta la calma.
Sfogata la rabbia, i quattro si allontanano dall’abitazione ed ai due malcapitati non resta che chiedere aiuto al numero di emergenza; anche in questo caso intervengono le Volanti ed un’ambulanza che porta la coppia in ospedale, dove verrà medicata e dimessa con un referto di giorni 30 (a testa) per le fratture e le lesioni riportate. Al rientro a casa, oltre il danno anche la beffa, da un cassetto sono spariti contanti ed un bracciale. Sulla scena del crimine si rilevano tracce di sangue e gli ambienti a soqquadro. La ricostruzione dei fatti ha così consentito al pm titolare del fascicolo di ottenere dal gip l’emissione del provvedimento restrittivo in carcere, anche in ragione dei numerosi precedenti penali e di polizia per resistenza a pubblico ufficiale reati contro la persona ed il patrimonio che – a vario titolo – gravano sui tre, i quali hanno agito con spietata ed inaudita violenza contro le vittime, nell’intento di farsi giustizia da soli per vendicare presunti torti subiti la sera presedente.
Nel corso delle perquisizioni esperite, a casa di una dei tre destinatari di misura cautelare, era presente un uomo, noto per i suoi precedenti per reati contro il patrimonio, il quale, alla vista degli operatori, ha gettato dalla finestra due involucri ed un bilancino di precisione; all’interno di dette confezioni, poi recuperate, erano contenuti oltre 25 grammi di cocaina, in parte già suddivisa in dosi; sulla scorta di quanto sopra, il soggetto è stato anch’egli tratto in arresto e posto ai domiciliari presso la propria abitazione a disposizione del pm di turno.
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