PADOVA - La Guardia di Finanza di Padova ha sequestrato 9.200 bottiglie di vino, 40.000 etichette e 4.200 scatole, tutte recanti indebitamente il marchio dello champagne 'Moet...
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L’indagine trae origine da un controllo effettuato dai finanzieri del Gruppo di Padova presso un esercizio commerciale della provincia all’interno del quale, tra l’altro, si è posta l’attenzione sull’etichetta di una bottiglia di champagne priva del lotto di fabbricazione. Partendo da quel dettaglio le Fiamme Gialle hanno localizzato un capannone in aperta campagna, al confine tra i comuni di Selvazzano ed Abano Terme, in provincia di Padova, adibito a laboratorio clandestino, nel quale venivano apposte etichette contraffatte di champagne del noto marchio “Moet & Chandon"” su bottiglie contenenti un semplice prosecco.
Nel capannone erano presenti otto persone, di cui alcune di origine Sinti, gravate da numerosi precedenti penali. intente a confezionare ed inscatolare le bottiglie di vino. Il finto champagne sarebbe poi finito sulle tavole degli ignari consumatori, italiani e non solo.
L’analisi del prodotto vinoso sequestrato, effettuata dal laboratorio chimico dell’Agenzia delle Dogane, ha accertato la genuinità del prodotto, che è stato classificato come “vino bianco spumante” con un titolo alcolometrico di 11,62.
La truffa è stata pensata da due coniugi di Valdobbiadene: Claudio Rebuli, 47 anni, con precedenti per contraffazioni, e Alica Dorciokova, 43.
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Il Gazzettino