UDINE - La Polizia di Stato della Questura di Udine ha denunciato alcune persone italiane e straniere, responsabili della predisposizione di fittizi contratti di lavoro...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Le indagini hanno permesso di accertare che la donna si trovava nella nazione di origine quando avrebbe sottoscritto il rapporto di lavoro quale commessa e prestato attività lavorativa come documentato, invece, dalle buste paga fraudolentemente predisposte per l'occasione.
Medesimo stratagemma usato da una 58enne cittadina albanese, presunta badante, e due italiani, rispettivamente di 50 e 70 anni, tutti segnalati in Procura. Sono stati deferiti anche due coniugi marocchini, di 48 e 49 anni, i quali, nel 2017 hanno prodotto istanza di ricongiungimento famigliare di un minore (13 anni), dichiarando che questi fosse loro figlio, quando invece si trattava di un nipote.
Per quattro soggetti, tre albanesi ed un italiano, rispettivamente di 48, 31, 55 e 34 anni, è scattata la segnalazione in Procura perché il 31enne straniero ha presentato istanza di rilascio di un soggiorno, quale persona unita civilmente con l'italiano, ma il legame in questione era fittizio e finalizzato solo all'ottenimento del titolo al soggiorno.
Il Gazzettino