Faida fra trapper, Simba La Rue scarcerato: era accusato del sequestro del rivale Baby Touché

PADOVA - Il trapper Simba La Rue e altri tre componenti del suo gruppo sono stati scarcerati per il sequestro dell'altro musicista metropolitano Baby Touchè dello...

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PADOVA - Il trapper Simba La Rue e altri tre componenti del suo gruppo sono stati scarcerati per il sequestro dell'altro musicista metropolitano Baby Touchè dello scorso 9 di giugno. Motivo, la vittima non ha nessuna intenzione di sporgere querela. E così è entrata in azione la legge Cartabia in vigore proprio da ieri. La Procura di Milano, per la prima volta, l'ha applicata alla lettera. La legge prevede i seguenti reati procedibili a querela: lesioni personali stradali, salvo che ricorrano circostanze aggravanti; i reati di sequestro di persona, di violenza privata, furto, di turbativa violenta di cose immobili e di danneggiamento, salvo che il fatto sia commesso nei confronti di persona incapace per età o per infermità; il reato di violazione di domicilio, salvo che il fatto sia commesso con violenza sulle cose o sulle persone. Viene poi espressamente prevista la remissione tacita di querela in caso di ingiustificata assenza del querelante all'udienza in cui lo stesso sia citato come testimone. Il sequestro di persona non a scopo d'estorsione era appunto l'accusa mossa dal pubblico ministero Francesca Crupi al trapper Simba La Rue (Mohamed Lamine Saida), al suo manager Chakib Mounir, a Ndiaga Faye e a Pape Ousmane Loup.

Il Gip Guido Salvini nell'ordinanza, che ha portato al loro arresto, ha ricostruito l'aggressione. I quattro avevano accerchiato in via Boifava il Baby Touché, nome d'arte di Mohamed Amine Amagour, e l'avevano colpito con calci e pugni, caricato in un'auto e trattenuto due ore mentre sul suo account Instagram pubblicavano video ritraenti l'ostaggio con il volto tumefatto e sanguinante canzonandolo con una serie di insulti e di minacce. A questo punto gli inquirenti avevano accusato il gruppo di trapper di lesioni, la cui entità di pena non permette per legge l'arresto, e di sequestro semplice, per il quale c'erano stati arresto e richiesta di processo al 18 marzo 2023. Ma tutto è cambiato perchè la Procura meneghina, con l'entrata in vigore della legge Cartabia, ha chiesto al sequestrato Baby Touchè se voleva presentare querela contro i suoi aggressori. Ma lui, musicista metropolitano, ha detto di no sottolineando che era già stato integralmente risarcito dai danni. E così Mohamed Lamine Saida, detto Simba La Rue, è stato scarcerato perchè, come previsto dalla legge, il reato di sequestro di persona semplice non è procedibile d'ufficio. Saida tuttavia resta agli arresti domiciliari, ma per altre due fatti. È stato accusato di una sparatoria e anche di una rapina. Insomma, è stato salvato dal rivale Baby Touchè ma deve ancora fare i conti con la giustizia. 

 

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Il Gazzettino