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MONTEBELLUNA - Si vanta sui social di quella cena a sbafo al ristorante, postando le foto: piatti di pesce e calici di vino per un totale di 95 euro. Che lei non ha mai pagato, convinta di farsi un regalo di compleanno. Invece si è ritrovata a processo per insolvenza fraudolenta e ieri, 9 settembre, è stata condannata a 4 mesi, pena sospesa, dal tribunale di Treviso. Già, perché gli scatti pubblicati su Facebook hanno permesso al locale di smascherarla e di lanciarle un ultimatum che però non è andato a buon fine. Così per D. C., 34enne di Montebelluna, è scattata la denuncia. L’episodio risale all’agosto del 2015: la giovane è uscita a cena con il suo ragazzo dell’epoca (poi venuto a mancare) al ristorante pizzeria “Alla Stella”, che nel 2021 ha chiuso i battenti. Al momento di pagare i due si allontanano dal tavolo con la scusa di fumare una sigaretta e si dileguano. Un paio di settimane dopo alcuni dipendenti su Facebook si imbattono nel post della ragazza, che si vanta della cena a sbafo, con tanto di foto. Il locale la contatta via chat: «Passa a saldare il conto o ti denunciamo». Lei si presenta con una carta di credito insolvente. Promette di ripassare il giorno dopo invece sparisce di nuovo.
Il Gazzettino