Il sindaco di Loreggia Fabio Bui diventerà Cavaliere della Repubblica

Fabio Bui
LOREGGIA (PADOVA) - L'ex presidente della Provincia e sindaco di Loreggia Fabio Bui verrà insignito del titolo di Cavaliere delle Repubblica. A confermare l'ambita...

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LOREGGIA (PADOVA) - L'ex presidente della Provincia e sindaco di Loreggia Fabio Bui verrà insignito del titolo di Cavaliere delle Repubblica. A confermare l'ambita onorificenza è lui stesso, fino allo scorso anno sullo scranno più importante di palazzo Santo Stefano. «Sono onorato e orgoglioso - ammette Bui -. Ringrazio chi mi ha proposto e ha istruito la pratica per il Cavalierato: mi impegno fin d'ora a continuare mettermi a disposizione della collettività per ricercare il bene comune del nostro territorio e della nostra gente». Bui verrà insignito della carica di Cavaliere della Repubblica il prossimo 2 giugno in piazza dei Signori a Padova in occasione delle celebrazioni della festa della Repubblica. Il sindaco, che è stato anche presidente del Consiglio delle autonomie locali del Veneto e presidente di turno della Federazione dei dieci Comuni del Camposampierese, riceverà l'attestato dell'onorificenza direttamente dalle mani del prefetto di Padova Raffaele Grassi.

Bui ha ricoperto ruoli amministrativi prestigiosi negli ultimi anni: è stato sindaco a Loreggia dal 2012 al 2022 ed è stato nominato dai colleghi sindaci vicepresidente della Provincia patavina dal 2014 al 2018 e presidente dal 2018 al 2022. Sono stati numerosi gli impegni e i progetti che lo hanno visto in prima fila: in piena emergenza pandemica da primo cittadino e presidente provinciale si è distinto per il sostegno garantito alla popolazione anche nei momenti più drammatici dell'emergenza sanitaria. È stato il promotore di un'iniziativa che ha avuto grande eco a livello regionale contro la ludopatia e il gioco d'azzardo e si è battuto, anche con gesta eclatanti, per difendere i lavoratori della Fonderia Anselmi di Camposampiero. Per attirare l'attenzione mediatica e salvare la storica azienda del territorio, è salito sopra il tetto della fabbrica come segno di protesta contro la proprietà. 

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Il Gazzettino