Stalking alla compagna, chiesti 16 mesi per l'ex pugile Brancalion

Antonio Brancalion con la ex compagna e il loro cane
ROVIGO -  L'ex pugile Antonio Brancalion ha risposto colpo su colpo alle domande del pubblico ministero Andrea Bergo che ha chiesto per lui una condanna a 1 anno e 4...

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ROVIGO -  L'ex pugile Antonio Brancalion ha risposto colpo su colpo alle domande del pubblico ministero Andrea Bergo che ha chiesto per lui una condanna a 1 anno e 4 mesi. Il processo, del quale ieri si è celebrata l'ennesima ripresa, con il verdetto previsto per il 20 luglio, lo vede accusato di stalking nei confronti dell'ex compagna e di minacce al 32enne figlio di lei.


Gli episodi contestati sono quelli avvenuti la scorsa estate, al termine di una relazione che lo stesso pm ha definito «combattuta», culminati con l'arresto di Brancalion il 26 agosto. La donna lo aveva già denunciato per stalking nel 2013: anche in quella occasione era scattato l'arresto, ma la querela era stata poi ritirata ed i due si erano poi rimessi insieme. L'ex pugile, campione europeo dei mediomassimi, oggi 41enne, non ha negato di aver inviato alla donna video in cui si appariva nudo: «Ogni coppia ha la sua intimità ha spiegato al tempo ci frequentavamo ancora e lei mi aveva detto di mandarglieli. Si litigava spesso, ma non l'ho mai tradita: l'ho amata follemente». Secondo quanto da lui raccontato, le ultime due occasioni in cui si è presentato sotto casa della donna sarebbero state per chiedere la restituzione di attrezzature di palestra che aveva lasciato nel suo garage. La difesa, affidata all'avvocato Marco Petternella, ha giocato anche la carta delle consulenze: quella di un medico legale che ha smontato il referto del pronto soccorso in cui si parla di stato di ansia e quella di un esperto informatico, che ha recuperato le chat intercorse fra Brancalion e la sua ex: «Ci sono messaggi reciproci di persone che non hanno nulla di ostile ha evidenziato Petternella E perché l'ha denunciato? Perché aveva il sospetto che andasse con un'altra. E' paura? No, gelosia».
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Il Gazzettino