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VITTORIO VENETO - «La traccia della prova scritta non è stata seguita». È questo uno degli errori che ha fatto sì che da idonea Anna Turchetto, candidata per il posto di messo comunale e già volto della trasmissione “Uomini e donne” di Maria De Filippi, non lo fosse più. Dopo che la Turchetto ha pubblicamente denunciato l’accaduto, è il Comune a intervenire per spiegare i fatti. A parlare è l’avvocato Paola Costalonga, dirigente comunale e presidente della commissione d’esame. Puntualizzazioni arrivano anche dal sindaco Antonio Miatto che sottolinea come, in questa vicenda, la politica sia estranea ai fatti. «Il motivo della non idoneità della signora Turchetto è dovuto agli errori commessi dalla candidata nella prova pratica – dettaglia Costalonga con riferimento alla stesura di una lettera a computer sulla base di una traccia - Le prove pratica e orale sono state concentrate nella stessa giornata. Al termine della prova orale, Turchetto è risultata la candidata migliore e questo le è stato comunicato il giorno stesso (al telefono ndr), dandole come data di probabile assunzione gli inizi di ottobre. La procedura, nel suo complesso, a causa dell’assenza di tre dipendenti dell’ufficio personale risultati positivi al Covid è stata verificata attentamente in un secondo momento. Solo a quel punto sono emersi gli errori, di cui il più grave è risultato essere, a giudizio unanime della commissione, insuperabile». La telefonata fatta dal Comune alla Turchetto il 9 settembre, a poche ore dall’esame, non certificava l’esito della selezione.
LA COMUNICAZIONE
«Come da avviso pubblico, la comunicazione viene fatta con un atto formale, una pec o una raccomandata, che certifica il superamento della prova» precisa Costalonga.
POSSIBILI RICORSI
E proprio su quell’errore Turchetto vuole ora vederci chiaro. Si è affidata all’avvocato Enrico D’Orazio per valutare se ci siano gli estremi per un’azione legale. Proprio ieri il Comune ha recapitato al legale della donna tutta la documentazione richiesta. «Se emergeranno dei fatti che hanno rilevanza penale, depositeremo una denuncia in Procura» afferma l’avvocato D’Orazio. Altra questione evidenziata da Turchetto è la firma posta sul compito: «Io al termine della prova avevo messo la firma sul foglio. Il documento che ho visto ne è privo. Come si fa a dire che quel compito è mio?». «Nessun partecipante a una selezione pubblica firma il testo da lui elaborato. La firma dei candidati viene infatti raccolta altrove e precisamente sul foglio nel quale è scritta la traccia d’esame estratta a sorte per ogni singolo concorrente. Il nome che si legge sul foglio - spiega Costalonga - non è ovviamente stato scritto dalla candidata, ma aggiunto dalla commissione in sede di correzione per identificare la sua prova». «Ho massima fiducia nell’operato dei funzionari – afferma il sindaco – e in ogni caso si tratta di una questione che coinvolge soltanto il livello tecnico-amministrativo».
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Il Gazzettino