Fece sparire 30 milioni dai conti dei trevigiani, il promotore si rifà vivo

Antonio Lo Conte
TREVISO - A volte ritornano. E questa volta a rifarsi vivo, per chiedere la modifica delle condizioni del divorzio dalla moglie trevigiana, è Antonio Lo Conte, 74 anni,...

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TREVISO - A volte ritornano. E questa volta a rifarsi vivo, per chiedere la modifica delle condizioni del divorzio dalla moglie trevigiana, è Antonio Lo Conte, 74 anni, attualmente residente in Romania. Lo Conte, una ventina d'anni fa, riempì per mesi le pagine dei giornali trevigiani: promotore finanziario mandatario per la Banca Popolare Milano, con i figli e il braccio destro avrebbe fatto sparire, forse con investimenti rischiosi, almeno 30 milioni di euro di risparmiatori trevigiani. Ma ora non vuole più pagare gli alimenti all'ex moglie. E, tramite i suoi legali, si è fatto risentire perché finito, a quanto pare, in bolletta.


Con migliaia di famiglie trevigiane finite sul lastrico a causa dei suoi investimenti spregiudicati, Antonio Loconte sparì da Treviso il 19 maggio 2002, con i figli Giorgio e Marco e il braccio destro Alessandro Lorenzoni, lasciando uno scritto che faceva presagire a un suicidio nel lago di Lugano. Per tutti fu un depistaggio. Poco dopo Lo Conte, col figlio Giorgio, venne identificato mentre stava passando il confine fra Turchia e Grecia. Poi il nulla fino al maggio del 2005 quando, in esecuzione di un mandato di cattura internazionale, venne arrestato in Germania e portato a Lugano Alessandro Lorenzoni, oggi 57enne, di Treviso. Era il collaboratore principale di Antonio Lo Conte e dei figli...
 
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Il Gazzettino