TREVISO - «La situazione è questa ormai da giugno, è impossibile tenerli, c'è uno zoccolo duro che, sembra assurdo dirlo, crede che il...
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IMPUNITI
Secondo chi lavora all'interno della struttura a creare problemi è sempre lo stesso gruppetto di 10 richiedenti asilo, ben noto alle stesse forze dell'ordine dopo la rivolta dello scorso giugno. Capi popolo capaci di farsi seguire da un'altra ventina di migranti, come accaduto ieri. «Da quando hanno fatto la rivolta credono di poter fare tutto quello che gli pare - spiegano gli operatori -, anche a discapito degli ospiti che vorrebbero uscire al più presto da quest'incubo, fare i tamponi e tornare a lavorare. Anche oggi, i negativizzati non vedevano l'ora di fare il secondo tampone. E invece, per colpa di pochi, pagano tutti. Hanno anche vandalizzato delle stanze e degli uffici e sono riusciti persino a far saltare la corrente». Il presidente di Nova Facility Gian Lorenzo Marinese non ha mai nascosto le sue preoccupazioni e l'impotenza di fronte a quei pochi soggetti che alimentano tensioni in una situazione già di per sé affatto semplice da gestire. «Davanti alla violenza l'unica risposta che possiamo dare è il lavoro, che purtroppo in questi mesi è reso molto difficile da determinati soggetti - afferma il presidente della Nova Facility -. Quanto successo è inaccettabile, non posso che esprimere la mia vicinanza ai nostri dipendenti e ringraziarli».
I SINDACATI
Intanto il sindacato di polizia Sap sottolinea i sovraccarichi di lavoro cui sono tenuti gli agenti impegnati nel controllo costante della caserma. «Siamo sfiniti dalle richieste di gestire con sistemi di ordine pubblico fenomeni di massa come le immigrazioni di cui la politica si è occupata solo in senso elettorale - afferma il segretario provinciale Maurizio Casagrande -. Sfiniti di essere buttati in prima linea e subito dopo usati come agnello sacrificale ad ogni minimo tentativo di ristabilire regole di minima legalità. Sfiniti dall'essere usati come guardiani di una struttura di richiedenti asilo che dall'interno tira sassi mentre sei di vigilanza, e tutto passa in sordina per non agitare gli animi. Sfiniti di stare in quarantene covid preventive dopo aver avuto contatti con richiedenti asilo positivi, e questi invece decidono a modo loro se fare o no la quarantena Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino