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MESTRE La sua ultima telefonata Mirco Giupponi l'ha fatta all'amico e socio Daniele Cavalletto. Poi è sceso nel magazzino dell'abitazione in via Gallia a Chirignago, dove viveva assieme alla madre e al padre anziani. In quello scantinato Mirco, 54 anni, uomo dei record nel pattinaggio a rotelle (ancora suo il primato dei 5 mila metri su pista) aveva costruito una piccola palestra per allenarsi. Voleva farlo anche giovedì sera, prima di andare a cena: «Vado che faccio tardi, a domani» aveva detto al telefono all'amico e socio Daniele, nel salutarlo. Mirco Giupponi, il campione di pattinaggio e di body building che nel 1996 si era reinventato una vita aprendo la società Enjoy Security nota anche oltre il Veneziano, però, è morto pochi minuti dopo: l'ha trovato la madre che preoccupata nel non vederlo risalire, è scesa a chiamarlo. A quel punto non c'era più nulla da fare per lui, nonostante il Suem 118 fosse arrivato in pochissimo tempo, a vuoto anche le operazioni di rianimazione andate avanti fino a sera inoltrata. È stato un malore improvviso, con ogni probabilità un infarto, a stroncarlo giovedì sera.
CHI ERA La notizia della sua morte si è diffusa in un amen.
I RICORDI «Era molto attivo, anticonvenzionale ed estremamente trasparente - lo ricorda il consigliere regionale di Fdi, Raffaele Speranzon - Aveva deciso di provare l'avventura politica per mettersi al servizio della sua città e della sua Municipalità». Giovanna Luzzi, investigatore privato della Enjoy Security, è stata una delle prime ad arrivare nella villetta di via Gallia, giovedì sera: «Era appassionato del suo lavoro e dello sport. Ha vissuto la sua vita a 360 gradi. Lo ricordo innamorato del suo cane Ice, morto qualche anno prima. Mi diceva - continua - che un giorno l'avrebbe raggiunto per stare assieme ancora. Era una persona sensibile». L'ultimo a sentirlo, Daniele. Con lui Mirco aveva condiviso più di vent'anni: «Ha parlato con me un'ora e mezza prima di lasciarci, pensava sempre alla sua creatura, era l'elemento catalizzatore - dice tra le lacrime - aveva la vision e ci indicava la strada».
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