Ex birreria all'asta, ma i compratori sono scomparsi
PORDENONE - La seconda asta doveva essere completata in aprile, ma l'esplosione dell'emergenza sanitaria ha fatto slittare tutto. Ora il Comune ci riprova e rimette in...
PORDENONE - La seconda asta doveva essere completata in aprile, ma l'esplosione dell'emergenza sanitaria ha fatto slittare tutto. Ora il Comune ci riprova e rimette in palio l'ex birreria di via Fontane. Il timore, però, è che l'operazione anche stavolta finisca in un nulla di fatto e che si debbano attendere i corposi ribassi previsti per la terza asta. Le offerte per il complesso di archeologia industriale partiranno da un valore di 375mila euro e la procedure si terrà nella sala riunioni che si trova al primo piano della sede del Settore IV Gestione territorio, infrastrutture, ambiente di via Bertossi a Pordenone il 23 novembre alle 11. Il termine per la presentazione dell'offerta è fissato alle 12 del 16 novembre.
L'aggiudicazione sarà definitiva, a un unico incanto, e a diventare proprietario dell'ex birreria sarà il concorrente che presenterà l'offerta più alta a partire dal prezzo base. Le sue caratteristiche e le opportunità di destinazione sono delineate nella perizia di stima firmata nel 2018 da Luciano Bortolus. Si tratta infatti di un'area situata all'intersezione fra via della Colonna e via Fontane e composta da terreno e fabbricati compresi all'interno della attuale recinzione. L'area, posta nell'ambito ambito centrale urbano di Pordenone, è ben servita sia per quanto riguarda i collegamenti pubblici corriere e autobus sia per quanto riguarda il verde pubblico, considerato che si trova di fronte al parco di San Valentino recentemente riqualificato. Ma la sensazione è che il tentativo di vendita finisca con un nulla di fatto. I costi stimati per la ristrutturazione dell'immobile toccano i sei milioni di euro, e i tempi sono cambiati. Il valore della gara è di 375mila euro, ma sono gli sforzi successivi a spaventare. La prima vittima della stima legata alla ristrutturazione dell'immobile è stata l'Ascom, soggetto inizialmente interessato all'acquisizione del bene all'asta. Il presidente della sezione locale, Alberto Marchiori, ha alzato bandiera bianca già mesi fa e lo ha fatto considerando l'acquisto dell'ex birreria non in linea con gli obiettivi dell'associazione di categoria, già alle prese con le difficoltà generate dall'emergenza Covid.