Ex Acc, l'assessore Donazzan: "Regione avvertita in ritardo"

Ex Acc, l'assessore Donazzan: "Regione avvertita in ritardo"
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«Non sono contraria al matrimonio tra Acc e Embraco, anzi, sono molto favorevole. Quello che mi preoccupa in questa vicenda è la necessità di affrontare le cose con cautela. Il comitato di garanzia ha seguito Acc con ogni governo ma quella photo opportunity (lo scatto creato per permettere ad un politico di mettersi in vetrina ndr) non mi è piaciuta. Metteremo cinque milioni di euro nell’operazione? Nessuno ci ha ancora parlato». Elena Donazzan, assessore regionale al Lavoro, contattata dopo il tavolo di Torino fatica a celare il disappunto per la gestione della vicenda Acc e del piano ItalComp da cinquanta milioni di euro presentato martedì.

LA TELEFONATA
Nel pomeriggio di ieri è però arrivata la telefonata del sottosegretario al Mise, Alessandra Todde (regista dell’operazione ItalComp assieme al commissario straordinario di Acc, Maurizio Castro). «Mi ha chiamato per chiarire l’incidente diplomatico - ha spiegato successivamente l’assessore Regionale - rimane che quella foto non rientra nei modi istituzionali». Da subito Donazzan ha preso le difese del commissario straordinario Maurizio Castro: «È assolto da ogni accusa: è evidente che lui fa il suo lavoro e dipende dal Ministero, quindi è stato correttissimo. Non spettava a lui avvertirci». Nel corso della telefonata “chiarificatrice” che ha nuovamente sancito l’unità di intenti tra Regione Veneto e Mise sulla questione Acc, Todde avrebbe spiegato a Donazzan di essere stata costretta ad accelerare la presentazione del piano ItalComp proprio dalla fuga di notizie di domenica. Parole sufficienti a riportare il sereno.
IL VERTICE
Si terrà il prossimo 28 settembre (ore 10 in Prefettura) il tavolo tecnico a Belluno con tutti i soggetti istituzionali e sociali. «Con la sottosegretaria - ha spiegato Donazzan - ho condiviso la necessità di un coinvolgimento ampio e fattivo del sito produttivo Veneto, da considerare come solida base di partenza per la costituzione di questo progetto ambizioso. L’esperienza maturata in Veneto sarà il perno di questo nuovo polo industriale italiano».
NUOVI DETTAGLI

Nel frattempo sono emersi nuovi dettagli su come il Mise intenda fare per mettere 50milioni di euro a disposizione di ItalComp (stando sotto il 45 per cento del pacchetto azionario e potendoci mettere al massimo dieci milioni). «Gli altri - spiegano fonti del ministero - potrebbero metterli le Regioni: cinque il Veneto e cinque il Piemonte, poi c’è il fondo creato da Whirlpool che non è ancora stato utilizzato. Il resto toccherà ai privati». La scadenza dell’operazione è il 2025. Entro cinque anni la società deve diventare interamente privata. Il calcolo di Castro dice che per quella data ItalComp avrà un fatturato da oltre 150 milioni di euro. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino