ESTE - Va in patronato con gli amici ma si accascia sul cortile, colto da un malore a soli 17 anni. Un arresto respiratorio che poteva costargli la vita, se non fosse stato per...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Per fortuna quel pomeriggio in patronato c'era parecchia gente, nonostante fosse la vigilia di Pasqua, tra cui il gruppo scout impegnato in attività. La prima a intervenire è stata proprio una giovane scout: vedendo che il 17enne non respirava, la giovane ha iniziato a praticare il massaggio cardiaco. Nel frattempo è partita la chiamata al 118 e quella al padre del ragazzo. Una guida scout, infatti, è riuscita a sbloccare il cellulare e a consultare la rubrica. Il passaparola ha raggiunto anche gli spogliatoi del Redentore Calcio.
«Quando mi hanno detto che nel cortile c'era un ragazzo che non respirava più, sono corso a prendere il defibrillatore della nostra società. racconta Federico Battistella, mister della squadra di Terza Categoria Ho applicato le due piastre al torace del ragazzo, il defibrillatore ha rilevato i parametri vitali e non ha dato nessuna scarica, segno che non si trattava di arresto cardiocircolatorio».
Il dispositivo suggeriva di continuare a praticare il massaggio cardiaco, così un calciatore si è offerto di dare il cambio alla prima soccorritrice. Poco dopo in viale Fiume è arrivata anche l'ambulanza del 118, seguita dall'elisoccorso e da una pattuglia dei carabinieri. L'elicottero è atterrato sul campo da calcio, ma il suo intervento non è stato necessario. Il ragazzo, infatti, che nel frattempo non solo aveva ripreso a respirare ma era anche tornato cosciente, è stato trasportato in ambulanza all'ospedale di Schiavonia. Le sue condizioni non sembrano gravi, anche se i medici lo tengono sotto osservazione. «Grazie a una serie di fortunate coincidenze abbiamo salvato una vita, proprio la vigilia di Pasqua», commenta sollevato don Michele Majoni, direttore del patronato. In effetti, per quanto i defibrillatori siano a disposizione degli utenti, la presenza di qualcuno che sappia eseguire tempestivamente le manovre salvavita non è mai scontata. «Di solito non siamo in campo il sabato pomeriggio ma in vista dei play off ho inserito un allenamento straordinario afferma il mister ed è stato un bene». «Per fortuna mio fratello sta un po' meglio ha scritto su Facebook la sorella il giorno di Pasqua io e mio papà vogliamo ringraziare chi lo ha soccorso e chi ci ha avvisato».
Maria Elena Pattaro Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino