Malore a 17 anni: salvato da una scout e da un giocatore del Redentore Calcio

Martedì 23 Aprile 2019 di Maria Elena Pattaro
Malore a 17 anni: salvato da una scout e da un giocatore del Redentore Calcio
ESTE - Va in patronato con gli amici ma si accascia sul cortile, colto da un malore a soli 17 anni. Un arresto respiratorio che poteva costargli la vita, se non fosse stato per l'intervento tempestivo di una scout e di un giocatore del Redentore Calcio, che gli hanno praticato il massaggio cardiaco in attesa dei soccorsi. Adesso il ragazzo si è ripreso ma è ancora ricoverato all'ospedale, dove i medici lo tengono sotto osservazione per capire le cause del malore. Sabato pomeriggio il 17enne ha raggiunto il patronato Ss. Redentore di Este insieme ad alcuni compagni, forse per fare qualche tiro a pallone nel campo di calcetto. Poco prima delle 17.30 il ragazzo era nel cortile interno, accanto alla fontana. Qui di punto in bianco ha perso i sensi ed è caduto a terra. Gli amici, allarmati, hanno subito chiesto aiuto.
Per fortuna quel pomeriggio in patronato c'era parecchia gente, nonostante fosse la vigilia di Pasqua, tra cui il gruppo scout impegnato in attività. La prima a intervenire è stata proprio una giovane scout: vedendo che il 17enne non respirava, la giovane ha iniziato a praticare il massaggio cardiaco. Nel frattempo è partita la chiamata al 118 e quella al padre del ragazzo. Una guida scout, infatti, è riuscita a sbloccare il cellulare e a consultare la rubrica. Il passaparola ha raggiunto anche gli spogliatoi del Redentore Calcio. 
«Quando mi hanno detto che nel cortile c'era un ragazzo che non respirava più, sono corso a prendere il defibrillatore della nostra società. racconta Federico Battistella, mister della squadra di Terza Categoria Ho applicato le due piastre al torace del ragazzo, il defibrillatore ha rilevato i parametri vitali e non ha dato nessuna scarica, segno che non si trattava di arresto cardiocircolatorio». 
Il dispositivo suggeriva di continuare a praticare il massaggio cardiaco, così un calciatore si è offerto di dare il cambio alla prima soccorritrice. Poco dopo in viale Fiume è arrivata anche l'ambulanza del 118, seguita dall'elisoccorso e da una pattuglia dei carabinieri. L'elicottero è atterrato sul campo da calcio, ma il suo intervento non è stato necessario. Il ragazzo, infatti, che nel frattempo non solo aveva ripreso a respirare ma era anche tornato cosciente, è stato trasportato in ambulanza all'ospedale di Schiavonia. Le sue condizioni non sembrano gravi, anche se i medici lo tengono sotto osservazione. «Grazie a una serie di fortunate coincidenze abbiamo salvato una vita, proprio la vigilia di Pasqua», commenta sollevato don Michele Majoni, direttore del patronato. In effetti, per quanto i defibrillatori siano a disposizione degli utenti, la presenza di qualcuno che sappia eseguire tempestivamente le manovre salvavita non è mai scontata. «Di solito non siamo in campo il sabato pomeriggio ma in vista dei play off ho inserito un allenamento straordinario afferma il mister ed è stato un bene». «Per fortuna mio fratello sta un po' meglio ha scritto su Facebook la sorella il giorno di Pasqua io e mio papà vogliamo ringraziare chi lo ha soccorso e chi ci ha avvisato».
Maria Elena Pattaro 
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