ESTE - Bella ciao viene intonata fuori programma durante la commemorazione del 25 aprile. Il sindaco di centrodestra Roberta Gallana si toglie la fascia tricolore, indignata per...
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LA DIFESAIl presidente dell'Anpi Felice Gambarin precisa: «Non volevamo mancare di rispetto a nessuno, ma riaffermare il valore di un canto di pace e democrazia. Bella ciao è l'inno della Liberazione: lo cantavano tutti i partigiani, non soltanto i comunisti. Lo abbiamo intonato alla fine del discorso di Angelini perché pensavamo che gli interventi fossero conclusi».
All'incontro tra associazioni e amministrazione per programmare la commemorazione l'Anpi aveva chiesto che Bella ciao fosse inserita tra i brani da far suonare alla banda «visto che l'anno prima avevamo sentito canzoni anacronistiche della Prima guerra mondiale» afferma Gambarin. Ma la richiesta era stata bocciata: secondo l'amministrazione Bella ciao è «troppo politica. Viene strumentalizzata per esprimere dissenso, mentre noi volevamo che questa fosse la festa di tutti».
IL RIFIUTOPolemiche anche a Conselve. «Troppe bandiere della Cgil, mi sono sembrate inopportune per questo appuntamento» sbotta il sindaco Alberta Boccardo (e lo stesso fanno alcuni cittadini) a margine della celebrazione della Festa della Liberazione, che quest'anno ha assunto un tono particolare a seguito del caso scoppiato poche settimane fa per via della presentazione del libro (poi annullata) da parte del pronipote di Benito Mussolini.
Nei giorni scorsi il sindaco Boccardo aveva da un lato accolto la proposta che alla commemorazione vi fosse un intervento dell'Anpi vietando però un banchetto proposto dalle forze politiche che si richiamano al centro-sinistra, che comunque hanno consegnato ai presenti fazzoletti tricolori e un fiore rosso. La prima cittadina ha preferito non riceverlo, forse proprio per l'eccesso di presenze del sindacato.
I discorsi pronunciati da Anpi, Combattenti e Reduci e sindaco hanno evidenziato «l'importanza del ricordo di chi si è impegnato a combattere la dittatura, offrendo anche la propria vita». Sono stati ricordati i partigiani ai quali sono intitolate alcune strade della cittadina.
Nicola Benvenuti
Maria Elena Pattaro Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino