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PADOVA/ROVIGO - Neanche il tempo di festeggiare (la FemiCz Rovigo) o leccasi le ferite (il Petrarca) per il derby natalizio vinto 12-10 dai rossoblù e le due società regine degli ultimi tre campionati sono di nuovo unite, a dare battaglia alla Federazione italiana rugby. Al fischio finale del derby d’Italia è partito un esposto alla Procura federale firmato dai presidenti Francesco Zambelli e Alessandro Banzato relativo alle dichiarazioni rilasciate sulle due società dal numero uno della Fir Marzio Innocenti a margine della conferenza stampa (13 dicembre, a Treviso) di annuncio del rinnovo per 4 anni della licenza Urc al Benetton. Secondo quanto trapela sui contenuti dell’esposto, tali dichiarazioni sono ritenute lesive della reputazione e dell’onore dei due club. Sarebbero in contrasto con il codice di comportamento sportivo del Coni e con lo statuto federale, i quali prevedono che un tesserato, a maggior ragione se presidente Fir, non deve fare affermazioni lesive della dignità e dell’onore di altri tesserati, persone e società. Per questo Rovigo e Petrarca chiedono alla procura di aprire un fascicolo d’indagine, fare chiarezza e adottare eventuali provvedimenti. L’esposto sarebbe stato inviato per conoscenza anche al Ministero dello Sport e al Coni.
COSA HA DETTO INNOCENTI
Cosa ha detto Innocenti in quelle dichiarazioni a margine della conferenza stampa sull’Urc? Più o meno questo, che non virgolettiamo perché si tratta di una sintesi: 1) Le nazionali e le franchigie (Benetton, Zebre) garantiscono il 65% delle risorse del movimento. È ragionevole continuare a investire su di esse, questo è il nostro modello di sviluppo, Padova e Rovigo se ne facciano una ragione. 2) Le società del campionato sono state abituate a sostegni economici (2,5 milioni di euro) senza produrre niente. 3) Abbiamo chiesto ai club di aiutarci nel percorso di formazione dei giovani e ci boicottano; ci chiedono altri soldi per cambiare 14-15 giocatori a stagione e prendere stranieri di medio-bassa qualità, facendosi intrappolare nella zona grigia di alcuni procuratori e direttori sportivi. Rovigo e Petrarca si ritengono offese e vilipese da queste parole della massima carica federale.
Il Gazzettino