Esposto dei medici Aanao ai Nas: «Oltre 500 sanitari contagiati, fragile la gestione della sanità veneta»

Medici e operatori sanitari in corsia
PADOVA - «Il fatto che ci siano medici, infermieri e operatori sanitari che hanno contratto il Sars CoV-2 sul posto di lavoro per causa di servizio, subendo in tal modo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PADOVA - «Il fatto che ci siano medici, infermieri e operatori sanitari che hanno contratto il Sars CoV-2 sul posto di lavoro per causa di servizio, subendo in tal modo gravissimi pregiudizi alla salute talvolta anche a costo della vita, è la dimostrazione più evidente della fragilità dei modelli organizzativi e gestionali delle strutture sanitarie del Veneto».

È la denuncia dell'Aanao Assomed, l'associazione dei medici dirigenti del Veneto, presentata oggi ai Nas dei carabinieri dei Padova.

In 18 pagine di resoconto i medici mettono insieme tutte le presunte omissioni e mancanze della Regione in merito alla mancata adozione dei presidi di sicurezza che avrebbero dovuto evitare il dilagare del contagio del Croronavirus al personale medico e ospedaliero della regione, che ha portato al contagio di oltre 500 tra medici, infermieri e operatori negli ospedali veneti. «Nel 2014 l'Oms invitava le strutture sanitarie a prepararsi per tempo a gestire il rischio di epidemie provocate da nuovi agenti patogeni indicando peraltro la necessità di predisporre adeguati piani di emergenza che avrebbero dovuto essere aggiornati e monitorati nel tempo - scrivono i medici nell'esposto - in particolare doveva essere prevista una stretta sorveglianza dei medici e del personale sanitario fin dall'inizio di un'epidemia con un nuovo agente patogeno». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino