L'esorcista padre Mingardi: «Sempre più giovani parlano con il diavolo»

Il frate minore ha descritto al seminario dell'Associazione internazionale esorcisti a Roma l'esperienza vissuta all'interno della casa famiglia a Sarmeola di Rubano

Padre Mario Mingardi
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PADOVA - «Il 90 per cento dei ragazzi, non solo quelli accolti, ha un rapporto quasi diretto con Satana». Parole forti quelle pronunciate da padre Mario Mingardi, frate minore conventuale, noto esorcista diocesano della Basilica di Sant'Antonio a Padova, ieri durante l'annuale seminario dell'Associazione interazionale esorcisti a Roma. Il quadro delineato dal religioso, che nelle scorse ore ha fatto scalpore, trae origine dall'esperienza raccolta all'interno della Domus Familae Padre Daniele. La villa situata in via Rolandino a Sarmeola di Rubano, gestita dall'omonima associazione, accoglie da oltre vent'anni ragazzi e ragazze in difficoltà, oltre ad essere punto d'incontro per famiglie che cercano risposte nella fede. In occasione dell'incontro svolto ieri a Roma, padre Mingardi ha puntato il dito contro i rischi nascosti dietro alla televisione e al web. «Gli adolescenti - dice l'esorcista - caricano il loro immaginario, luogo dove pensano e recuperano le azioni. Gli adulti come contribuiscono a questo luogo? Basti pensare alla musica, alle serie tv, ai film, cartoni animati, manga, anime: nero, sangue, orrore, violenze, messaggi che invitano all'uso di sostanze, al suicidio, all'autolesionismo. Compito degli adulti è invece indicare maestri, valori e significati».

Padre Mingardi ha poi descritto l'esperienza vissuta quotidianamente nella casa famiglia Domus Familiae Padre Daniele di Sarmeola. La struttura è frequentata anche da giovani con problemi di dipendenze da alcol e droga. «I ragazzi interpellano il diavolo - continua - ci dialogano (internet è luogo privilegiato per imparare le arti divinatorie, vari riti e i patti) perché dà risposte immediate al loro dolore, ai loro problemi, ai loro desideri, e li accontenta. Non sono consapevoli del pericolo e del conto da pagare: principalmente uno stato di depressione cronica».


«La loro mente - conclude padre Mingardo - è già pervasa dal pensiero magico per quello che vedono in tv o sui social, e instaurano col maligno un rapporto diretto, di soggezione, tanto che spesso pensano di saperne una più del diavolo». Non è la prima volta che le dichiarazioni dell'esorcista finiscono al centro delle cronache. Nel 2019 il frate francescano ha organizzato un incontro sul tema nell'Alta Padovana: circa 150 le persone paganti presenti in sala. In occasione del convegno di ieri, a Roma, gli esorcisti hanno dato voce anche alle loro preoccupazioni per le demoniache presenze evocate in eventi mediatici. Padre Francesco Bamonte, presidente dell'Aie, ha evidenziato come «nel mondo delle arti, della musica, del cinema, siano frequenti e ripetuti, anche in eventi di grande visibilità mediatica come il Festival di Sanremo o la consegna dei Golden Globe, i riferimenti al satanismo, espressione evidente dell'adozione di linguaggi, simbologie e contenuti denotanti un'intima condivisione». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino