Ritrovata sotto la pioggia escursionista californiana dispersa

Intervento San Vito di Cadore questa notte
BELLUNO - Ieri sera 20 settembre attorno alle 22 la Centrale del Suem ha allertato il Soccorso alpino di San Vito di Cadore, poiché, raggiunto il Rifugio San Marco, un...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

BELLUNO - Ieri sera 20 settembre attorno alle 22 la Centrale del Suem ha allertato il Soccorso alpino di San Vito di Cadore, poiché, raggiunto il Rifugio San Marco, un gruppo di escursionisti statunitensi aveva atteso invano la compagna rimasta indietro, non raggiungibile al cellulare. Percorrendo il Sentiero Minazio, la trentaduenne proveniente dalla California, che procedeva più lentamente rispetto agli amici, era stata infatti distanziata e, rimasta da sola, calato il buio si era persa.

Dopo aver raccolto più informazioni possibili da tre dei compagni arrivati al Rifugio, sotto la pioggia battente i soccorritori sono risaliti a Forcella Grande e da lì si sono divisi in squadre per avviare la ricerca nei diversi itinerari che la turista avrebbe potuto seguire. Una si è diretta al Bivacco Slataper, due si sono incamminate nelle altrettante entrate del sentiero Minazio, una alta e una bassa. Ed è lungo il sentiero basso, poco dopo le cascate verso il Bivacco Comici, che la ragazza ha iniziato a rispondere ai richiami.

Seguendo una traccia, era scesa una cinquantina di metri in mezzo ai baranci e lì si era fermata incapace di muoversi. Indossava la frontale e appena si è girata verso di loro, la squadra l'ha individuata. Una volta da lei, i soccorritori hanno appurato stesse bene, pur infreddolita e bagnata. Le hanno quindi dato abbigliamento caldo e asciutto e la hanno aiutata a salire sul sentiero. Da lì la hanno accompagnata a Forcella Grande per ricongiungersi con gli altri soccorritori e scendere al San Marco, dove sono arrivati alle 3.30 circa.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino